Augruso, Adamo Caparello e Zinzi sono solo alcune delle donne “ritrovate”, le “donne di carta” al centro del progetto “La Sicilia e la Calabria delle donne – Festival del genio femminile”, iniziato l’11 marzo e nato per sottrarre all’invisibilità talenti di donne che una Storia scritta e raccontata dagli uomini ha colpevolmente dimenticato.
“La Sicilia e la Calabria delle donne – Festival del genio femminile” si tiene ogni anno nel mese di marzo. La kermesse – il cui successo risiede nella sua formula ibrida sia nei territori che nella rete – ha come protagonista il multiforme ingegno femminile: arte, matematica, letteratura, astronomia, politica, giornalismo, filosofia. Il Festival – che è stato presentato nella Sala per le Conferenze Stampa della Camera dei Deputati lo scorso 7 marzo – ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e, per la nostra regione, della Regione Calabria. Alla direttrice artistica per la Calabria, l’archeologa Mariangela Preta, si affianca la collaborazione di uno staff composto da Mariarosaria Russo, Stefania Mancuso, Carmen Bellissimo.
Per tutto il mese di marzo, saranno centinaia gli eventi in programma (sia in presenza che in digitale): in Sicilia (in tutta l’isola, da Palermo a Caltanissetta, da Agrigento a Enna, da Trapani a Messina e Catania) 72 appuntamenti per raccontare 85 figure femminili, mentre in Calabria nelle cinque province, 25 incontri per strapparne dall’oblio altre 40. Gli eventi, per la cui realizzazione sono stati coinvolti comuni e fondazioni, archivi e associazioni, scuole e singoli studiosi e appassionati, avranno l’obiettivo non soltanto di colmare il “vuoto di memoria” legato a donne che hanno dato un apporto fondamentale per la formazione dell’identità culturale del territorio ma anche di disegnare una sorta di itinerario turistico alternativo del genio femminile di Sicilia e Calabria.