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13 giugno 2025

News cultura, spettacolo, eventi e sport

La Polifonica Aulos si unisce a «1000 voci per la pace»: il 14 giugno il canto accende la speranza a Ruvo di Puglia


Dopo la preziosa partecipazione alla Masterclass Cori Ravenna Festival (con la direzione artistica del M° Riccardo Muti svoltasi presso il Palazzo Mauro De André nei giorni 1 e 2 giugno 2025), la Polifonica Aulòs diretta dal M° Rosa D’Audino il 14 giugno è chiamata ad un altro spettacolare incontro con la Musica ispirativa e attiva a Ruvo di Puglia: “1000 voci per la Pace.”
Artisticamente geniali, entrambi i progetti spiccano per i segni netti e imperiosi che mettono in evidenza come la Musica riesca a costruire un mondo migliore, chiamando a raccolta migliaia di voci.
Cantare “Il Canto degli Italiani” di Goffredo Mameli diretto dal M° Muti è come cercare di mettere ordine in questa nostra vita, è come sentire la propria tremula voce che si accorda con la voce di più di tremila coristi provenienti da tutta Italia, è come creare un assolo di cuori e di sentimenti di fratellanza, di benevolenza e di comunanza di ideali ed aspirazioni che vanno oltre i legami familiari, è come guardare fisso dentro di sé e levarsi un peso dal cuore e dalla testa per perdersi in un mare di energie positive.
Arpa d’or dei fatidici vati
Perché muta dal salice pendi?
Le memorie nel petto raccendi
Ci favella del tempo che fu!

“Arpa d’or dei fatidici vati” è un efficace ed eloquente verso tratto dal celebre Coro “Va, pensiero” dell’opera “Nabucco” di Giuseppe Verdi. Il verso celebra l’arpa dorata appesa al salice, esprime il dolore e la nostalgia per la propria terra e per la propria cultura, ma racconta anche la speranza e la resistenza.
Quanta gentilezza e quanta finezza in questo brano unico e inimitabile, che pian pianino fa scendere spontaneamente le lacrime e fa vibrare le corde più intime e segrete, impressionando gradevolmente lo spirito.
Dei due giorni di prove e di lezioni del Maestro con la bacchetta prestigiosa restano al gruppo lametino preziosi suggerimenti e aneddoti.
1000 voci per la Pace ripropone, in un certo senso, quello che è stato il grandioso evento del Ravenna Festival, che ha autenticato l’inesauribile inventiva e del maestro e della persona Muti, genio creativo così appassionante e ipnotico, una vera e propria enciclopedia musicale dei nostri tempi.
Ognuno di noi vive il dolore dei massacri di esseri umani nelle guerre, eliminazioniste e di dominio, in corso da anni nonché la proiezione delle diverse paure future con la sensazione di non avere il controllo sulla situazione e prefigurando gli scenari peggiori.
La gente ha bisogno di aiuto per capire di che cosa si parla e così si ricorre all’antica arte del suono, inizialmente sottile, che viene come una vocina dalla gola e dal fondo del cuore per farsi vento ora forte ora sommesso, che si solleva e si propaga spazialmente in una dimensione collettiva e inedita, attrattiva e partecipativa.
Una speranza più umana si accende e 1000 voci e 1000 anime escono fuori da se stesse in senso più ampio e universalista, come un’esortazione e una richiesta a sussurrarsi “Amici che amate la Musica, incontriamoci e facciamoci sentire, interpretiamo e cantiamo insieme la Pace da nord a sud del Mondo.”
Il programma ricco e variegato, esclusivo e profondamente indicativo delle dinamiche sociali attuali, presenta tipiche caratteristiche stilistiche e tecniche, spazia dalle egregie opere dei più illustri e autorevoli compositori della tradizione classica dei secoli scorsi fino ai brani maggiormente contemporanei.
Si accostano opere e brani di diversi periodi musicali di grande rilevanza nella Storia della Musica, celeberrimi pezzi capaci di sollecitare le sensibilità e la condivisione delle emozioni e delle sensazioni di chi ascolta.
Tutto quest’intreccio di attività socio-culturali è stato realizzato primariamente per prestanza e per pregio professionale del Direttore della Polifonica Aulòs, che accoglie in chiave musicale le mille pieghe di quest’epoca complessa e dai coristi che da lei sono accompagnati in un percorso di crescita artistica e personale.
La Storia della Società cambia e non cambia, regredisce e progredisce anche trucidando popolazioni intere, mitragliando sulla folla inerme in fila per un sacchetto di farina, togliendo ai bambini il pane e l’acqua dalla bocca, impedendo il libero gioco per le loro stradine, non assicurando l’assistenza sanitaria e la scuola serena.
La Musica, che invia all’Umanità soltanto messaggi di Pace, non può fermare la guerra ma è contro la guerra.
La fede nella Musica può combattere il genocidio ovunque sia difendendo i valori indiscussi del vivere civile, osservando le regole di convivenza e di reciproco rispetto, non ledendo i diritti altrui ma promuovendo il diritto di ogni popolo a difendersi da qualsiasi sopruso.
Come affermava Sant’Agostino, Cantare amantis est, ovvero “cantare è proprio di chi ama.” Il canto è una naturale manifestazione dell’amore, un linguaggio universale che nasce dal cuore e raggiunge l’anima.

LISETTA CERSOSIMO


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