LAMEZIA. Nell’ambito del progetto “Biblioteche di Babele” – sostenuto dal Bando Biblioteche e Comunità, promosso da Fondazione CON IL SUD e dal Centro per il libro e la lettura, in collaborazione con ANCI – la cooperativa sociale INRETE ha avviato la sua prima attività: un percorso formativo rivolto ai volontari e alle volontarie del Servizio Civile Universale e ad altri giovani del territorio, con l’obiettivo di promuovere la cittadinanza attiva, la partecipazione culturale e lo sviluppo di competenze transmediali.
Il laboratorio si è svolto presso la Casa della Cultura di Lamezia Terme e ha visto i partecipanti suddivisi in cinque gruppi di lavoro, ciascuno impegnato nello sviluppo di un tema fondante dell’impegno civile – dalla storia dell’obiezione di coscienza alla responsabilità sociale, dalla solidarietà alla cittadinanza attiva. Ogni gruppo ha iniziato a costruire una mappa concettuale interattiva, frutto di confronto, ricerca e creatività collettiva. Queste mappe daranno vita, nel secondo incontro previsto a settembre, a uno scaffale transmediale: un modulo bibliotecario innovativo, composto da contenuti multimediali e analogici, che esplorerà i valori civici attraverso linguaggi diversi.
La Biblioteca Transmediale rappresenta il cuore concettuale del progetto: non è una semplice estensione tecnologica della biblioteca tradizionale, ma un ambiente narrativo ibrido dove libri, podcast, giochi, video, musica e arte convivono, connessi da grafi semantici, QR code, touchscreen e assistenti virtuali. Lo scaffale transmediale è concepito per offrire un’esperienza di scoperta esplorativa, promuovendo competenze trasversali che spaziano dalla produzione di contenuti digitali alla lettura critica dei media e alla partecipazione nei social network. L’approccio educativo è fondato sulla gamification, sullo storytelling e sulla valorizzazione della dimensione partecipativa, con l’obiettivo di coinvolgere anche chi abitualmente non frequenta le biblioteche.
Un elemento distintivo del percorso di INRETE all’interno del progetto è la collaborazione strutturata con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, sancita da una specifica convenzione sottoscritta tra le due realtà. Tale accordo è finalizzato alla sperimentazione sul campo di nuovi modelli narrativi e di valorizzazione delle collezioni bibliotecarie secondo un approccio transmediale. Include anche percorsi formativi per gli operatori della cooperativa, condotti da ricercatori e docenti dell’ateneo torinese. La cooperazione mira a trasferire saperi scientifici e pratiche innovative direttamente alle attività territoriali, rafforzando il legame tra ricerca universitaria e sviluppo culturale locale. A questa si affianca un analogo accordo tra l’Università di Torino e il Sistema Bibliotecario Lametino.
L’impegno della cooperativa INRETE si inserisce così in una visione più ampia: rendere le biblioteche luoghi vivi, accessibili e inclusivi, capaci di evolvere in risposta ai cambiamenti sociali e tecnologici. Le attività riprenderanno a settembre, quando le mappe concettuali elaborate dai gruppi prenderanno forma nello scaffale transmediale, offrendo alla comunità un nuovo strumento di esplorazione, apprendimento e cittadinanza attiva.


