«La sosta davanti alla casa del boss e l’inchino delle statue sono segni di sottomissione all’onnipotenza del potere criminale, una sostituzione del Padre col “padrino”». Sono queste le dure parole di Don Ciotti per il numero di luglio della rivista San Francesco dedicato al «rapporto» tra mafia e Chiesa. Il mensile francescano titola Non m’inchino condannando la mafia «strada di morte e incompatibile con il Vangelo».
Tra gli interventi: padre Alex Zanotelli, Rosy Bindi e Mons. Depalma.
La rivista si apre con l’editoriale del direttore, padre Enzo Fortunato, su un gesto che nella tradizione cristiana «si ripete da secoli ed è quello di inginocchiarsi, il sapersi inchinare davanti all’uomo per amarlo e rialzarlo. Un gesto che si ripete ancora oggi e che papa Francesco ha voluto fare nei confronti degli ultimi tra gli ultimi».
Da segnalare gli articoli d’approfondimento sullo storico incontro delle famiglie francescane in capitolo ad Assisi per condividere in fraternità e riconciliazione un percorso univoco.
Il mensile dedica uno speciale sull’incontro dei frati di Assisi con il patriarca di Mosca e di tutta la Russia Kirill, sulle unioni civili e sul dramma dei migranti con un’intervista a Irene Fornaciari che parla della sua canzone Blu dove racconta «delle mamme che muoiono con i loro bambini o che vedono i loro piccoli perdere la vita inghiottiti dalle acque. E la mamma che racconto rappresenta, simbolicamente, tutte le madri che vivono e subiscono queste tragiche vicende».
La rivista San Francesco è anche arte, cultura e francescanesimo con le «speciali» storie dei giovani frati. In questo numero si raccontano la storia di fra Michele, una vita da pizzaiolo con il sogno di diventare frate sin da piccolo. Tra le firme di questo mese: Aldo Cazzullo, Paola Saluzzi, Iacopo Scaramuzzi, Massimo Milone, Card. Gianfranco Ravasi, Franco Cardini e Orazio La Rocca.
Per maggiori informazioni su come riceverla visitate il sito www.sanfrancesco.org.