OGGETTO : Richiesta chiarimenti
Gentilissima Ministra, forse in tempi come questi, in balia di una scuola fortemente contagiata dall’emergenza pandemica, la tematica che Le pongo non si inscrive in questa congiuntura ma ha a che vedere con una visione proprietaria delle norme scolastiche da parte di un’ Amministrazione Comunale di una comunità, quella Conflentese, verso la quale nutro senso di appartenenza, attenzione e rispetto.
Parto dal corpo di una delibera dell’ Amministrazione del Comune di Conflenti che sostanzialmente, esautorando il vincolo della collaborazione interistituzionale, detta i criteri che sottendono alla pratica della razionalizzazione delle reti scolastiche., ai quali dovrebbero essere particolarmente familiari i contenuti didattici e pedagogici, di cui l’ente locale non ha preminente titolarità né particolari competenze. La Giunta municipale di Conflenti, evidentemente ignara della specificità dei ruoli, con annesse relative funzioni , ha approvato una delibera, la n° 112 del 28 settembre 2020 con, in coda al deliberato, una data stranamente posticipata al 12-12-2020, avente ad oggetto “Dimensionamento della rete scolastica. Anno Scolastico 2020-2021. Determinazioni”.
Il dispositivo di deliberazione, a mio avviso, presenta, oltre alla duplice datazione, delle anomalie, che intendo evidenziare con alcune considerazioni su cui, ritengo che gli esperti di legislazione del Suo Ministero possano esprimersi, con puntualità e competenza, attraverso la lettura della delibera sopra richiamata che, ad ogni buon fine, allego alla presente. Lasciando agli esperti la valutazione se un dispositivo di delibera di un ente istituzionale possa contenere rilievi eticamente impegnativi sull’operato di altre istituzioni, mi limito a citare l’art. 139, comma 2 del Dlgs 112 del 1997 che definisce correttamente i termini della materia “ 2. I comuni, anche in collaborazione con le comunità montane e le province, ciascuno in relazione ai gradi di istruzione di propria competenza, esercitano, anche d’intesa con le istituzioni scolastiche, iniziative relative a…” Le parole chiave che connotano le relazioni interistituzionali sono INTESA E COLLABORAZIONE e, in nessun caso è contemplata la licenza di emettere giudizi di merito sull’operato dell’Istituzione con la quale si è chiamati a collaborare e ad operare d’intesa. Nella deliberazione l’ A. C. afferma : “Ritenuto che: le criticità evidenziatesi nel corso degli anni ed acuitesi nei periodi più recenti tra la Dirigenza dell’Istituto Comprensivo “Don Lorenzo Milani”di Martirano e l’Amministrazione Comunale di Conflenti hanno influenzato e condizionato negativamente la serenità anche nello svolgimento della attività didattiche sul territorio per cui appare auspicabile una prospettiva di accorpamento delle scuole di Conflenti con l’Istituto Comprensivo “G. Rodari” di Soveria Mannelli”. Non mi soffermo sul resto del dispositivo dell’atto deliberativo, ritenendo le motivazioni addotte ai fini della richiesta all’Amministrazione Provinciale di Catanzaro di scorporamento delle scuole di Conflenti dall’ I.C. Di Martirano poco ortodosse sia nella forma che nella sostanza. Avvalorare una richiesta unilaterale da parte di una istituzione dello Stato rispetto ad un’altra (la Scuola) non configura alcuna volontà d’Intesa, come detta la norma ed anche il buon senso, ma un atteggiamento di incomprensibile ed infantile contesa.
Ringrazio per l’attenzione e porgo distinti saluti.
Fiore Isabella