Se si votasse oggi per le Politiche, il Partito democratico di Renzi si confermerebbe con il 31% primo partito del Paese. Si riduce a 3 punti il vantaggio sul Movimento 5 Stelle, in crescita al 28%.
Distante, al 14,5%, è la Lega di Salvini, che supera di oltre 4 punti Forza Italia, in calo al 10%; sotto il 5%, Fratelli d’Italia, Sinistra Italiana e Area Popolare.
È la fotografia scattata dal «Barometro Politico» di maggio dell’Istituto Demopolis.
Sullo sfondo una crescente disaffezione: si recherebbero alle urne meno di 6 elettori su 10, circa 8 milioni in meno rispetto alle Politiche del 2013.
La nuova legge elettorale non favorirebbe, almeno per il momento, il Centro Destra, diviso oggi in tre partiti guidati da Berlusconi, Salvini e Meloni.
La sfida per il ballottaggio – secondo l’analisi dell’Istituto diretto da Pietro Vento – sembra riguardare oggi il Pd, primo partito al 31%, ed il M5S che, negli ultimi 12 mesi, ha ridotto in modo sensibile la distanza dal Partito democratico.
Se, nella percezione di 4 italiani su 10 non esiste al momento, per la guida dell’Italia, una reale alternativa al PD di Renzi e alla sua attuale maggioranza, circa un terzo degli intervistati appare invece convinto che una opzione per il Governo del Paese possa essere rappresentata dal Movimento 5 Stelle.
Con l’Italicum si profila una sfida inedita tra il Pd ed un movimento che appena 5 anni fa era, con il 2%, la nona forza politica del Paese.