Muzzunata, così è chiamata la granita di mandorle in Calabria e in particolare a Lamezia Terme, dove costituisce un cibo di antica tradizione, un vero cult dell’estate per far fronte alla calura, assolutamente da gustare seduti al bar con gli amici e possibilmente accompagnata da una fragrante brioscia col tuppo.
L’origine del nome è misteriosa, forse deriva da muzzuna, che in siciliano indica la brocca in terracotta senza collo che si suppone un tempo potesse servire da recipiente per questa antica e deliziosa preparazione.
Certamente la vicina Sicilia c’entra e anche molto nella storia della muzzunata, in quanto nell’isola nacque l’arte dolciaria italiana, con le sue prelibatezze ben conosciute in tutto il mondo, e in cui furono creati per la prima volta sia i gelati, i sorbetti e le granite che i dolci a base di mandorla dalla storia antichissima.
Tutto nacque quando i Fenici portarono i mandorli sulle coste della Sicilia e della Calabria. Qui questi splendidi alberi dai fiori bianchi, appartenenti alla famiglia delle Rosacee, trovarono un habitat perfetto diventando elementi sacri e simbolici del paesaggio.
In epoca magnogreca e con l’arrivo degli arabi i mandorli si diffusero dappertutto e i preziosi semi, le mandorle, nelle varietà dolci e amare, vennero sempre più conosciuti e utilizzati sia come ottimo alimento sia per estrarne l’olio, altrettanto buono e terapeutico.
Si sa che il latte di mandorla, preparato con l’infusione delle mandorle tritate finemente in acqua e zucchero, era ampiamente usato sia nella cucina araba che nella cucina cristiana del Medioevo, soprattutto in periodo di Quaresima, in quanto bevanda non alcolica. Da qui alla muzzunata, la quale non è altro che latte di mandorla messo a ghiacciare e mescolato con arte, il passo sarà stato molto breve.
‘A muzzunata è una delle preparazioni più nutrienti, dissetanti ed energetiche che ci siano, perfetta per grandi e piccoli e da consumare nelle giornate estive più calde e a tutte le ore. E’ buona e fa bene: non contiene lattosio, ha pochissimo colesterolo e quasi niente glutine, è ricca di antiossidanti, vitamine, fibre e di minerali come potassio, magnesio, calcio e ferro.
La ricetta tradizionale vuole che si prepari pestando in un mortaio due parti di mandorle pelate e una di zucchero, aggiungendo acqua e mettendo poi a gelare il composto ottenuto. La versione che vi proponiamo è invece più semplice e veloce, da eseguire però con una eccellente pasta di mandorle, fresca e che non contenga conservanti.
INGREDIENTI
1 lt acqua
300 g di pasta di mandorle
PREPARAZIONE
Mettete l’acqua in una pentola, portate ad ebollizione e poi spegnete. Ora spezzettatevi dentro la pasta di mandorle e mescolate delicatamente con una frusta a mano, finché la pasta e si sarà completamente sciolta e amalgamata all’acqua. Il liquido così ottenuto va versato in una ciotola in acciaio che porrete nel freezer. Dopo una mezzoretta riprendete la ciotola e mescolate il liquido con una forchetta e riponetela nel freezer. Ripetete l’operazione ogni mezz’ora 5 o 6 volte, finché il liquido avrà assunto la consistenza tipica della granita.
Annamaria Persico (articolo pubblicato il 3 giugno 2017 su Reportageonline)