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1 giugno 2020

News Calabria

Aiello (OpenCalabria): «In Calabria #Vitalizi a #Tempo con una scadenza, come le mozzarelle»


La decisione dell’ultimo consiglio regionale della Regione Calabria sui vitalizi è diventata un caso nazionale. La questione non merita di essere trattata nel dettaglio, perchè è già imbarazzante che, in piena crisi Covid, si sia pensato di discuterne e di deliberare a favore. L’imbarazzo aumenta se si considera il dibattito cui abbiamo assistito a valle della decisione del consiglio. Roba che sconvolge anche un bambino. Un’ennesima circostanza che alimenta il distacco tra la sciatteria, l’improvvisazione e gli interessi della politica di basso profilo e la sana società civile di cui facciamo orgogliosamente parte.

Avevamo già tuonato contro questo meccanismo di ingiustificati privilegi nel 2018 e, in seguito, abbiamo alimentato con regolarità il dibattito per tentare di correggerne le distorsioni. Con saggi, un position paper e una raccolta firme (senza avere l’ansia di cercare “like” su un tema “facile”). Chi ha voglia di approfondire può farlo cliccando su questo link:

https://www.opencalabria.com/?s=vitalizi

Oggi mi sentirei di fare la seguente ulteriore valutazione: non sarebbe stato più equo pensare in passato a una contribuzione decrescente fino ad annullarsi dopo 5 anni dalla fine del mandato?

Analizziamo questi tre casi.
Mister X è avvocato. Ok, ha una professione, stacca perchè “lavora” in un’istituzione per il bene del paese. Quando finisce il suo mandato, sconta il costo di dover riprendere la sua professione e lo aiutiamo. Ma non è ben chiaro perchè il sostegno debba essere permanente (anche in assenza di altre fonti reddituali). X euro il primo anno, che in 5 anni si annullano.

Mister Y non ha una professione. I casi non sono rari (anzi). “Lavora” per t anni in un’istituzione e alla fine del mandato lo aiutiamo. Ma perchè in questo paese abbiamo pensato ad aiuti “permanenti”. Mister Y era senza lavoro? Ok, in 5 anni può trovarsene uno.

Mister Z ha un lavoro in una pubblica amministrazione. In questi casi, l’aiuto si doveva fissare a 0 sin dal primo anno dalla fine del mandato. Non è chiaro perchè Z, che ha un reddito per la sua attività nella PPAA, debba ricevere per tutta la vita qualche migliaia di euro in più al mese.
I misteri della storia di un paese che è in declino.
Francesco Aiello


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