Domenica 10 settembre alle ore 20, in occasione della festa annuale di Maria Santissima di Porto Salvo presso l’omonimo Santuario di Lamezia Terme-Sambiase, si svolgerà la grande Sagra del Fico d’india, la più antica della Calabria.
L’evento, che riprende l’antichissima tradizione settecentesca della celebrazione della Madonna di Porto Salvo, è organizzato dalla Parrocchia San Francesco di Paola con la Proloco di Lamezia Terme e l’Accademia delle tradizioni popolari all’interno del consueto triduo di festeggiamenti dedicati alla Protettrice dei naviganti.
Il menù prevede Risotto ai fichi d’india, Pane, formaggi e confettura di fichi di’india, Fichi d’india al naturale, Dolce ai fichi d’india, Gelato ai fichi d’India.
Il risotto è una creazione del maestro di cucina e presidente dell’Accademia Gianfranco Caputo, una ricetta unica e con ingrediente segreto ideata per l’occasione in onore della Madonna di Porto Salvo. Il dolce sarà a cura della Pasticceria Ruberto mentre il gelato sarà preparato dalla premiata gelateria Cantagalli.
La festa della Madonna di Porto Salvo ha origini molto antiche ed è sempre stata molto sentita da tutti i sambiasini e dagli abitanti dei paesi vicini.
Probabilmente si svolgeva già nel diciottesimo secolo verso la metà di settembre ed era importante e coinvolgente in quanto, oltre alle cerimonie religiose, venivano organizzate anche la fiera dei prodotti agricoli e del bestiame e momenti di svago, con musica, canti e grandi mangiate dei prelibati fichi d’India, i frutti di stagione molto diffusi nel territorio.
Una vera festa popolare, nata con la chiesetta della Madonna di Porto Salvo sita tra gli splendidi uliveti di Lamezia Terme-Sambiase. Essa fu edificata intorno al 1700 in onore della Madonna perchè, narra la leggenda, apparì in cielo come stella luminosa e trasse in salvo un marinaio o, secondo un’altra versione, un nobile della zona che era a bordo di una nave colpita da tempesta nel golfo di Sant’Eufemia.
Questi in suo onore decise di far erigere la chiesetta, eretta a Santuario nel 1989, dove sono tuttora custodite una pala risalente al Settecento, una tela e una pregevole statua della Madonna che viene portata in processione il giorno della festa.