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19 gennaio 2017

News

Mangiare peperoncino rosso allunga la vita


Secondo una ricerca condotta dai ricercatori dell’University of Vermont College of Medicine di Burlington negli Stati Uniti, pubblicata sulla rivista scientifica Plos One, il consumo abituale di peperoncino rosso piccante farebbe bene alla salute, soprattutto a quella cardiovascolare e sarebbe in grado di prevenire il rischio di ictus e cardiopatie.

La presenza abituale del peperoncino nella dieta sarebbe, infatti, associata a una riduzione del 13% della mortalità generale anche per le persone che non conducono uno stile di vita particolarmente salutare.

La ricerca è stata condotta sui dati raccolti dal National health and nutritional examination survey III, un’indagine che ha monitorato l’alimentazione di 16.179 cittadini americani di età pari o superiore a 18 anni per un periodo di 23 anni, e in cui sono state esaminate le caratteristiche principali dei partecipanti in base al loro consumo di peperoncino rosso piccante.

I consumatori abituali tendevano a essere più giovani, di sesso maschile, bianchi, sposati, fumatori, abituati a bere alcolici e a mangiare più verdure e carne, caratterizzati da livelli inferiori di colesterolo Hdl (cosiddetto buono), con un reddito e un livello d’istruzione inferiore rispetto a quelli che non mangiavano l’alimento.

Analizzando i dati riguardanti il numero dei decessi e le cause di morte di queste persone, gli scienziati hanno scoperto che i soggetti che consumavano il peperoncino correvano un rischio di mortalità generale inferiore del 13% rispetto agli altri e risultavano maggiormente protetti soprattutto dalle patologie cardiovascolari.

«Anche se il meccanismo attraverso cui il consumo di peperoncini potrebbe ritardare la mortalità è tutt’altro che certo», hanno dichiarato i ricercatori, «la relazione osservata potrebbe essere dovuta all’azione dei canali Transient receptor potential (Trp), che rappresentano i recettori primari delle sostanze piccanti, come la capsaicina, la componente principale del peperoncino. Sulla base dei risultati del nostro studio, che confermano i dati ottenuti da ricerche precedenti, è possibile affermare che il consumo del peperoncino o di cibo piccante potrebbe diventare una raccomandazione dietetica».

I dati di questa ricerca e di altre precedenti fanno ritenere sempre più che la capsaicina contenuta nel peperoncino potrebbe influenzare positivamente i meccanismi cellulari e molecolari che ostacolano l’obesità e modulare il flusso sanguigno coronarico.


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