L'ospedale di Soveria Mannelli
3 luglio 2017
L'ospedale di Soveria Mannelli

News Lamezia e lametino

Ospedale di Soveria Mannelli. Con l’arrivo dell’estate si ripresentano le criticità e Maida chiede che si minimizzino i disagi per l’utenza


L’estate si ripropone ancora una volta con tutte le sue criticità e il turnover rimane il problema maggiore per il presidio ospedaliero di Soveria Mannelli.

Da parte nostra, e tentando di anticiparne le conseguenze, ci siamo prontamente attivati incontrando il direttore sanitario dottore Claudio Tomasello, affinché ponga in essere tutti gli atti necessari a minimizzare i disagi per l’utenza.

Il servizio di vaccinazione probabilmente per luglio ed agosto verrà eliminato (in regime di normalità viene offerto in due sedute mensili). La Radiologia non potrà contare sulla presenza fisica del medico, ma resta garantita la telemedicina, seppure confinata ai soli casi di pronto soccorso e di reparto (Medicina interna).

Restano pertanto fuori le prestazioni esterne e le ecografie. Il nodo a tal proposito resta la mancanza di radiologi a livello Asp, visto che i recenti concorsi sono andati parzialmente inevasi per mancanza di candidati.

L’Ortopedia calendarizzata una volta a settimana, non effettua prestazioni esterne, resta pertanto confinata agli accessi al pronto soccorso. Abbiamo ricevuto rassicurazioni circa le prestazioni di Gastroenterologia ed Oncologia, come pure per la Pediatria ci si è mossi al fine di garantire il servizio.

La situazione è stata debitamente documentata ai referenti istituzionali del territorio nelle persone dei sindaci, affinché portino in sede di conferenza sulle aree interne questi elementi ed avviare soluzioni, rimanendo convinti che l’erogazione dei servizi sopra menzionati resta un indice produttivo per l’intero comparto e non il contrario.

L’effetto perverso che ne consegue è quello di dirottare l’utenza esclusivamente sul privato, producendo una sconfitta per l’intero sistema pubblico ed imponendo forti riflessioni sul disagio economico in un’area complessa e fortemente inficiata dalla tenuta delle classi più disagiate, le sole a subirne conseguenze dirette.

Ci preoccupa molto la cosa, poiché l’ospedale rimane sotto stretto controllo prestazionale, e una flessione potrebbe mettere in discussione il rapporto sui costi-benefici. Rimaniamo in attesa, per il reparto di Medicina interna, del reintegro del personale recentemente promesso con l’ausilio della mobilità interna, un fatto imprescindibile che debilita la normale prosecuzione del servizio.

Da sempre abbiamo riconosciuto il diritto alle ferie da parte del personale, ma è altrettanto giusto pretendere che in ferie non vada l’ospedale. Ci aspettiamo il buon senso da parte di tutti.
Antonio Maida
Presidente Comitato Pro Ospedale del Reventino


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