Il TAR del Lazio non ha accolto il ricorso di Facebook contro la multa dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato per un totale di 10 milioni di euro e ha imposto a FB di depositare entro 60 giorni tutti gli accordi presi recentemente con la Commissione Europea. L’udienza è aggiornata al 18 dicembre 2019.
Altroconsumo è soddisfatta della decisione del TAR che ha respinto le ragioni del colosso di Menlo Park. La richiesta di verifica conferma gli abusi passati. L’azione di classe contro Facebook, lanciata proprio un anno fa dall’Organizzazione di consumatori, nell’aprile del 2018, era stata impostata sugli stessi aspetti di illegittimità per i quali il Garante aveva multato il social network. Vale a dire scarsa trasparenza sull’uso dei dati e sfruttamento economico senza adeguata informazione e consenso degli utenti coinvolti.
A oggi Altroconsumo ha già raccolto oltre 80mila pre-aderenti all’azione collettiva; la richiesta di risarcimento è di 285euro per ciascun aderente per ogni anno di iscrizione al social.
La doppia sanzione dell’AGCM è del dicembre 2018, a quel tempo la prima in Europa; proprio nel continente si rafforza il fronte delle organizzazioni di consumatori schierate per la class action: oltre 200mila iscritti in cordata con le Organizzazioni di consumatori sorelle di Belgio (Test-Achats), Spagna (OCU), Portogallo (DECOProTeste). (fonte Altrocomsumo).