Mi è stato chiesto: un nome, subito, da esempio per la festa della donna. Risposta secca, in primis Maria, la mamma di Gesù, e poi Santa Chiara di Assisi. Due esempi sublimi che racchiudono tutti gli esempi di Santità femminile nei secoli, fino ai giorni nostri, Madre Teresa tra tutte, molte Sante mamme e mogli del 900, alcune di Azione cattolica come Anna Beretta Molla. Ed oggi “tutte le donne in primis”. Solari come il colore della mimosa. Le donne che incarnano la propria libertà, i propri desideri, le loro ambizioni.

Donne amministratrici, politiche, donne impegnate sul lavoro con grandi soddisfazioni, mogli, mamme , studentesse. Rispetto chiama rispetto, amore chiama amore, bellezza chiama bellezza. Il limite è la propria possibilità, oltre non va, si sconfina  e spesso si perde la bellezza della Venere del Botticelli.

Una sintesi dovuta in linea con i tempi veloci di oggi. Poche parole , concise. “Evviva le donne, evviva “Donne da amare e rispettare” ,perché la Donna è Donna! Perché Chiara ? Il nome Chiara, la sua scelta di vita coraggiosa, la sua saggezza che ha guidato Francesco ed i suoi compagni ed ancora oggi guida la famiglia francescana e tanti uomini e donne.

Chiara è esempio per tutte le donne, Chiara donna al servizio caritatevole degli altri. Sono passati secoli e la pace interiore che ti dà Chiara di Assisi è sempre forte e viva. Chiara bellissima e con le idee Chiare, nel suo campo, scelte difficili ma volute e realizzate .