Papa Francesco a Lampedusa nel 2013
8 marzo 2017
Papa Francesco a Lampedusa nel 2013

News Lamezia e lametino

«A casa nostra? Sì… accogliamoli». Sabato a Lamezia convegno sui migranti minori non accompagnati


La situazione dei migranti minori, vulnerabili e senza voce, che giungono sulle coste italiane e di cui nel giro di poche settimane si perdono le tracce. La realtà dei minori non accompagnati in Calabria e a Lamezia Terme, con le testimonianze di chi ogni giorno è impegnato sul fronte dell’accoglienza e dell’integrazione.

Questi i temi al centro del convegno annuale promosso dall’Ufficio diocesano Migrantes, che ha come titolo A casa nostra? Sì… accogliamoli, in programma sabato 11 marzo, alle ore 10, presso il salone del seminario vescovile.

Nel corso dell’incontro, introdotto dai saluti del vescovo di Lamezia Terme Luigi Cantafora e dal sindaco Paolo Mascaro, la giornalista Maria Scaramuzzino presenterà i dati relativi al XXV Rapporto Immigrazione 2015 di Caritas Italiana e Fondazione Migrantes, in particolare per quanto riguarda la Calabria e Nicola Emanuele, operatore della Comunità «Luna Rossa» illustrerà alcuni dati relativi ai minori non accompagnati presenti a Lamezia.

Seguiranno le testimonianze di padre Karem Borghos, sacerdote proveniente da Aleppo e attualmente in servizio nella Diocesi lametina, di giovani immigrati residenti a Lamezia e di operatori e volontari Caritas impegnati ogni giorno nella costruzione di una comunità accogliente e inclusiva.

Nella seconda parte della mattinata, i partecipanti saranno divisi in laboratori, all’interno dei quali si svilupperanno riflessioni e discussioni sui singoli aspetti emersi nel corso del convegno.

«Dopo la Giornata internazionale del migrante e del rifugiato, che Papa Francesco ha voluto dedicare ai minori vulnerabili e senza voce, il convegno diocesano vuole essere per la Chiesa e la città di Lamezia un’occasione di riflessione e di impegno», spiega suor Manuela Simoes, direttrice dell’Ufficio diocesano Migrantes della Diocesi di Lamezia Terme.

«L’appuntamento di sabato prossimo», prosegue suor Manuela «è rivolto alle nostre comunità parrocchiali, ai movimenti e alle associazioni ecclesiali, alle scuole e a tutti i cittadini come invito a mettersi in gioco e interrogarci su cosa ognuno di noi può e deve fare per dare un volto, un nome e una voce ai minori immigrati presenti nella nostra città.

«Si cercherà di capire quello che effettivamente sta succedendo in molte parti del mondo come la Siria o alcune zone dell’Africa. Nei lavori di gruppo rifletteremo su quanto abbiamo ascoltato, sui numeri, sulle testimonianze. Come Ufficio diocesano siamo impegnati perché Lamezia risponda alla sua vocazione di comunità aperta all’accoglienza, non indifferente, attenta al grido dei piccoli e degli ultimi ai quali siamo chiamati, come cristiani e come cittadini, a dare risposte di umanità»


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