LAMEZIA. Come Tribunale per i Ditti del Malato e Cittadinanzattiva di lameziaTerme tutta esprimiamo il nosrtro rincrescimento per l’episodio di brutale violenza cui è stato vittima il Dottor Rosarino Procopio, Primario Facente Funzione del “Giovanni Paolo Secondo di Lamezia Terme”. A lui va la nostra vicinanza e solidarietà nella convinzione che il ricorso alla violenza da parte di chi se ne è reso responsabile sia un metodo totalmente estraneo alla civile convivenza e va perseguito senza tentennamenti. Riteniamo inoltre di dover precisare che tra i compiti del Tribunale per i Diritti del Malato, rientra quello di garantire che il cittadino trovi strumenti e opportunità per ottenere la tutela dei suoi diritti; che, in nessuna riforma del welfare sanitario, è previsto l’uso della violenza, per rivendicare un diritto, anche se legittimo; che, su questa linea di sostegno e di rispetto dell’individuo e del contesto, si muove l’attività del TDM (cosa totalmente estranea a chi pretende con la violenza di avere risposte ai propri bisogni). Non esiste, a parer nostro, alternativa alle forme previste dall’applicazione dei principi ecologici alle relazioni umane. È una sfida di civiltà su cui dobbiamo, senza distinzione alcuna, misurarci per vincere ogni spirale di barbarie.
Fiore Isabella Felice Lentidoro
(Resp. TDM Lamezia Terme) (Coord. Territoriale Cittadinazattiva)