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31 marzo 2023

News

Anche la Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo domani a Napoli per la mobilitazione nazionale dell’edilizia


Il segretario generale Scalese: “A rischio oltre 100 mila posti di lavoro nel settore delle costruzioni. Serve una seria politica per la rigenerazione e la sostenibilità ambientale

CATANZARO. “Il decreto 11/2023 sui bonus edili rischia di distruggere 100 mila posti di lavoro e soprattutto di escludere milioni di cittadini a basso reddito dalla possibilità di avere una casa più vivibile e sicura, più efficiente in termini energetici, più salubre e con bollette meno care. Una delegazione della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo domani sarà a Napoli, in una delle cinque piazze nazionali scelte per la mobilitazione nazionale finalizzata a chiedere con forza la modifica di questo provvedimento iniquo e dannoso”. E’ quanto afferma il segretario generale della Cgil Area Vasta Catanzaro-Crotone-Vibo, Enzo Scalese.

La mobilitazione, si svolgerà in strade e piazze delle periferie delle cinque città, chiede al governo di “individuare politiche industriali per il settore, con relativi strumenti e risorse, in grado di delineare una strategia che punti alla qualità del lavoro e dei diritti, alla sostenibilità ambientale, alla riqualificazione di scuole, ospedali, case popolari, ad una rigenerazione urbana complessiva”.

“Sono a rischio oltre 100 mila posti di lavoro nel settore delle costruzioni oltre che una seria politica per la rigenerazione e la sostenibilità ambientale delle nostre città, soprattutto nelle periferie ed aree interne – ha detto ancora Scalese –. Saremo in piazza a Napoli anche per esprimere la nostra contrarietà alla norma, proposta dal Governo nel decreto attuativo del nuovo Codice degli Appalti, di introdurre negli appalti pubblici la liberalizzazione dei livelli di sub appalto (il così detto “sub appalto a cascata”, oggi vietato dall’attuale Codice) che renderà più difficile esigere le tutele contrattuali e di legge in termini di corretta applicazione dei CCNL, rispetto delle norme su salute e sicurezza, parità di trattamento, oltre che favorire il nanismo aziendale, la competizione sui costi. Come si legge nella piattaforma che accompagna la mobilitazione di Fillea Cgil e FenealUil – conclude Scalese – vogliamo un Paese migliore, più efficiente, sicuro e ambientalmente sostenibile. Per fare questo dobbiamo difendere e valorizzare il lavoro di qualità, sicuro e legale, indispensabile per azzerare le morti sul lavoro e in particolare nei cantieri”.

 


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