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3 ottobre 2016

Vetrine

Apicoltura Miceli, unico laboratorio apistico di propoli in Calabria


E’ davvero una dolce realtà quella dell’azienda lametina Apicoltura Miceli, unico laboratorio apistico per la propoli in Calabria.

Tutto nasce alla fine anni Cinquanta nel profondo Sud, quando nonno Giovanni raccoglieva il miele delle sue api nelle campagne calabresi di Gizzeria, il grazioso paese d’origine arbëreshë in provincia di Catanzaro. I familiari raccontano che non aveva nessuna paura e non indossava alcuna protezione quando spremeva i favi a mani nude per separare il miele dalla cera.

Le api non gli facevano nulla perché erano sue amiche, ed era festa grande quando dai suoi palmi colava il brillante «oro» nei capienti contenitori e i figli e nipoti si deliziavano con i favi che lui lasciava apposta opercolati.

Ricordi meravigliosi e indelebili che nel 2010 riprendono corpo quando la figlia Fulvia decide di fondare a Lamezia Terme Apicoltura Miceli, azienda a conduzione familiare insieme al marito Roberto e alle figlie Roberta e Valentina che, appena laureate con lode, decidono anch’esse di abbracciare il progetto.

Inizia così l’avventura di questa impresa giovane dal cuore antico che da allora produce ottimo miele di castagno e di millefiori, idromele, aceto di mele ed infine, anzi è proprio il caso di dire dulcis in fundo, propoli, il più naturale dei farmaci dalle incredibili proprietà antibiotiche, antinfiammatorie, antiossidanti, antivirali, antimicotiche, cicatrizzanti, immunostimolanti e vasoprotettive.

L’oro nero delle arnie, la resina prodotta dalle piante e pazientemente rielaborata dalle amiche api, prende il posto d’onore nell’azienda Miceli quando, di fronte ad un mercato d’importazione sempre più predominante, si decide di sfidare le potenti multinazionali e di avviare una rete tra gli apicoltori calabresi e siciliani per produrre e diffondere la propoli del Sud d’Italia.

Nel 2014, dopo quasi due anni di «lotte burocratiche», Apicoltura Miceli attiva finalmente il suo laboratorio propoli, autorizzato dal Ministero della Salute, per la lavorazione e la trasformazione di questa come integratore alimentare che effettua anche la lavorazione conto terzi, unico in Calabria.

Come vediamo, rispetto per la natura, lavorazione artigianale di prodotti genuini, recupero della ricchezza della tradizione contadina calabrese associato alle moderne tecniche apistiche e produttive sono alla base dell’attività intrapresa e lo slogan, ideato da papà Roberto, C’è llu suli dintra!, (che significa C’è il sole dentro!) la dice tutta sull’amore per la propria terra.

Le protagoniste dell’azienda però, come tiene a dire la giovane Roberta, sono le api: «150 famiglie di api con cui ormai viviamo in simbiosi, raccogliendo solo lo stretto necessario dalla loro produzione e cercando di sfruttarlo il più possibile. Il nostro primo obiettivo, infatti, è la loro protezione: applichiamo solo tecniche apistiche rigorosamente ecologiche».

L’attenzione di Apicoltura Miceli per questi meravigliosi esseri è sintetizzata nel progetto Adotta un’arnia, una campagna di sensibilizzazione sul tema, divulgata nelle numerose visite didattiche che si svolgono presso Apicoltura Miceli e in occasione di fiere e convegni.

Il principale prodotto dell’azienda, oltre alla propoli, naturalmente è il miele, di due qualità: il millefiori, derivante dal nettare di preziosissime fioriture spontanee e perfetto per dolcificare, e il miele di castagno, ideale da spalmare sui formaggi stagionati e per preparare i tipici dolci calabresi (turdilli e pignolate).

Dal miele la famiglia Miceli ha ricavato anche altre due prelibatezze: l’idromele e l’aceto di miele. L’idromele è una bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione di acqua e miele, riscoperta grazie all’antica ricetta del nonno Giovanni. Questo vino di miele, bevanda sacra per i celti e per i vichinghi, fu probabilmente la bevanda alcolica più utilizzata nel mondo antico, prima della diffusione della vite.

Ideale per gli aperitivi e abbinato alle pietanze salate, delizioso anche come dessert, accompagnato con pasticceria secca o del cioccolato sia al latte che fondente, o come digestivo da sorseggiare a fine giornata, e in cucina al posto dell’aceto.

L’aceto di miele, conosciuto dagli Egizi, è quasi certamente il primo aceto ad essere utilizzato dall’uomo. È un aceto bianco ad alta digeribilità, derivato dall’idromele sottoposto a fermentazione acetica. Leggero e ambrato, ha un sapore acre ma meno pungente del comune aceto ed è considerato molto più digeribile ideale per condire le insalate e per preparati agrodolci.

Tutto viene lavorato sempre nella maniera più naturale possibile. Su ogni prodotto viene applicata la lavorazione a freddo, senza l’aggiunta di additivi e/o conservanti. Anche per quanto riguarda l’estrazione della propoli dall’arnia, gli apicoltori Miceli stanno ben attenti a operare nel rispetto delle api, posizionando apposite reti sui favi all’interno dell’arnia per brevi periodi, invitando le api a propolizzarle, ovvero a sigillarne i fori.
Per contatti: http://www.apimiceli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=11&Itemid=105


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