Ciò che è accaduto a San Calogero, in provincia di Vibo Valentia, non può passare come uno dei soliti episodi che possono accadere in Calabria. È chiaro che non è, solamente un episodio di razzismo, ma certamente qualcosa di più. Ha a che fare con la sicurezza e la legalità dei territori.
Al posto di Sacko Soumalya, cittadino del Mali di 29 anni, morto dopo essere stato ferito a colpi di fucile sparati da ignoti, poteva esserci un qualsiasi cittadino calabrese.
Di origine maliana anche i due feriti che si trovavano con il sindacalista proveniente dal Mali. Ma ciò che è assurdo, al di là della nazionalità, è che si possa perdere la vita per una lamiera, con un colpo di fucile da caccia sparato, con evidente crudeltà, in testa.
È un grave problema, politico e sociale, che evidenzia il dramma di uno Stato assente e distratto, in un territorio difficile e complicato come quello calabrese. C’è bisogno del contributo di tutti perché qualcosa possa cambiare in meglio.
Arci Calabria
Comitato Territoriale Arci Lamezia Terme /Vibo Valentia