«L’azione di questa notte è stata una risposta motivata all’uso di armi chimiche. L’azione circoscritta, mirata a colpire le armi chimiche, non può e non deve essere l’inizio di un’escalation. È il momento di mettere al bando le armi chimiche, della diplomazia e del lavoro per dare stabilità e pluralismo alla Siria dopo sette anni di un conflitto tormentato e terribile»: lo ha detto il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni nel corso di una dichiarazione ufficiale sulla Siria a Palazzo Chigi.
Il premier ha precisato che l’Italia «non ha partecipato» all’attacco in Siria e «il supporto logistico che forniamo agli Stati Uniti, in questo caso particolare abbiamo insistito e chiarito che non poteva in alcun modo tradursi nel fatto che dal territorio italiano partissero azioni direttamente mirate a colpire la Siria».
Gentiloni è stato costantemente informato nella notte degli sviluppi degli attacchi militari in Siria, mantenendosi in contatto con i ministri Esteri e Difesa e con i vertici militari.