Le vendite al dettaglio per i prodotti alimentari aumentano su base annua in tutte le forme distributive: dai discount (+4,6%) alle piccole botteghe (+2,8%), ma anche negli ipermercati (+1,9%) e supermercati (+3,5%).
È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati sul commercio al dettaglio dell’Istat relativi a marzo 2016 rispetto allo stesso mese dello scorso anno. L’alimentare cresce complessivamente ad un tasso del 3,7% su base annua anche se la variazione congiunturale è negativa dell’1,2%.
«L’aumento della spesa alimentare su base annua è un segnale positivo poiché si tratta», precisa la Coldiretti «della seconda voce del budget familiare dopo l’abitazione. L’auspicio è che ora gli aumenti di spesa nella distribuzione alimentare si trasferiscano anche al settore agricolo che si trova in piena deflazione con i compensi riconosciti per molti prodotti che non coprono neanche i costi di produzione, dal latte alla carne fino alla frutta e verdura».
«I prezzi nelle campagne italiane», conclude la Coldiretti «sono crollati dal -24 % per il grano duro al -57% per i peperoni, ma si riducono anche le quotazioni del 34% per il latte, del 48% per i pomodori e del 54% per le arance ad aprile rispetto allo scorso anno».