Il dovere della memoria può diventare un bellissimo dono da lasciare agli altri allorquando vuole indicare un esempio o un punto di riferimento da seguire o su cui riflettere.
Don Cesare Scarselletti, morto prematuramente, ha rappresentato diverse cose, certamente è stato una guida non solo spirituale, ma anche materiale per molti, specie per le Comunità di Zangarona e Fronti ove è stato Parroco.
Di lui vogliamo tracciare alcuni aspetti, che oggi sono di fortissima attualità, che lo hanno contraddistinto non solo come sacerdote, ma anche come uomo inserito in un contesto in cui spiccava la sua voglia di mettere in luce le energie e gli aspetti più belli e positivi della nostra terra.
Accoglienza, tolleranza, laboriosità, aggregazione, stimolo alla formazione culturale ed umana, voglia di mettersi in gioco e darsi da fare per la collettività, sono solo alcuni tratti di una personalità carismatica per molti giovani lametini e non solo. Un sacerdote che amava stare tra la gente e con i suoi ragazzi per donarsi agli altri tutti assieme, dando un senso pieno all’esistenza di ognuno di noi.
Oggi chiedere l’intitolazione di una via, al Sindaco di Lamezia Terme avv. Paolo Mascaro ed alla Commissione consiliare onomastica, per le Comunità di Zangarona e Fronti e lametina in generale diventa un modo per dire grazie ad un uomo e ad un sacerdote che ha lasciato una traccia ed un percorso da seguire e dai quali prendere continuamente spunti di riflessione.
Non c’è niente di più attuale degli esempi passati che diventano uno stimolo forte a migliorarci e ad impegnarci al meglio e con pienezza per gli altri.
Roberto Bonaddio
Dirigente Udc Lamezia Terme