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20 settembre 2019

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Catanzaro: la scultura ceramica contemporanea approda al MARCA con «Bertozzi&Casoni Terra!». Sabato 21 settembre l’inaugurazione


Il conto alla rovescia è iniziato. Il MARCA – Museo delle Arti di Catanzaro, diretto da Rocco Guglielmo, ospiterà una mostra unica nel suo genere: 30 opere di diversi formati, realizzate dai due tra i più importanti e riconosciuti maestri della scultura ceramica contemporanea. Giampaolo Bertozzi e Stefano Dal Monte Casoni con “ BERTOZZI & CASONI TERRA!” saranno al MARCA da sabato 21 settembre a mercoledì 20 novembre 2019. L’inaugurazione dell’esposizione si terrà sabato alle 18.30 alla presenza del presidente della Provincia di Catanzaro, Sergio Abramo, e del direttore artistico Rocco Guglielmo.

La prima personale del duo in terra calabrese, organizzata dalla Fondazione Rocco Guglielmo e dall’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, per la cura di Michele Bonuomo, affronta alcuni temi cari ai due artisti, primo fra tutti, quello del cibo in tutte le sue declinazioni – avanzi di banchetti, rifiuti, lattine, rimasugli, pattumiere -, oltre a fiori, animali, ed elementi della vita quotidiana che, sapientemente smembrati e riassemblati, compongono le insolite nature morte realizzate in ceramica policroma che li hanno resi celebri.
Un ideale collegamento con il territorio è dato dal fatto che esiste una tradizione di arte della ceramica in Calabria che affonda le proprie radici nella Magna Grecia, quell’arte ceramica che Bertozzi & Casoni hanno saputo reinterpretare all’interno del panorama dell’arte contemporanea: la ceramica policroma, infatti, costituisce il loro medium privilegiato per garantire una riproduzione che il più delle volte supera la realtà, mentre l’immaginario pesca nel quotidiano, tra oggetti che vengono recuperati giusto nel momento in cui diventano scarti, rifiuti, con evidente riferimento alla società dei consumi.

Come afferma il curatore nel suo saggio in catalogo: “In oltre trent’anni di lavoro e sperimentazioni a tutto campo, nel loro “opificio” imolese, hanno messo a punto una delle lezioni più originali e complesse della scultura contemporanea”… … “una maestria tecnica ed espressiva che, senza mai essere virtuosismo fine a se stesso, ha dello stupefacente: una magia esecutiva messa a disposizione della lingua della ceramica, troppo spesso e a torto considerata ancella di altre forme, chissà perché, definite più nobili”.
Ne risultano opere costantemente in bilico tra surrealismo compositivo e iperrealismo formale, in cui la vanitas e la caducità del mondo organico si collegano a quei sentimenti di disgusto e orrore che proiettano il pubblico nel mondo dell’usa e getta e della futilità del materialismo moderno; ma attraverso la ceramica Bertozzi & Casoni restituiscono agli oggetti nuova esistenza, donando loro una sorta di nuova vita “eterna”. Essi, infatti, sottratti alla deperibilità, acquisiscono una nuova valenza che è quella della godibilità estetica.


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