“Ci vediamo in piazza San Giovanni a Roma, tutti insieme, perchè è il momento di prendere la parola”, è l’appello lanciato dallo stesso Landini a poche ore dall’evento. Ed e’ già al massimo la macchina organizzativa di Corso Italia per gestire
i due cortei distinti che contemporaneamente si snoderanno tra le strade di Roma,
il primo da Piazza della Repubblica, il secondo da Piazzale dei Partigiani, e che confluiranno a Piazza San Giovanni, la piazza tradizionale ma non più troppo, della sinistra, per il comizio finale del leader Cgil.
Imponente la partecipazione attesa, almeno a stare ai dati delle ‘presenze’ regione per regione che sembra allontanare quei 50mila indicati nel preavviso inviato alla questura di Roma. Dal Piemonte arriveranno due treni ordinari e 25 autobus; dalla Sardegna sono in procinto di partire in 1600 mentre dall’Emilia Romagna sono attesi più di 10mila persone. Oltre 7 mila partiranno già in serata dalla Lombardia alla volta di Roma mentre dalla Sicilia sono attesi 11 pulmann e non solo. Dalla Campania arriveranno almeno in 5mila, calcolano ancora gli organizzatori, ma i numeri sono destinati a salire considerata la vicinanza alla Capitale, 5 mila dalla Puglia mentre dalla Toscana i conti parlano di circa 10mila presenze. Circa 6mila dal Veneto e oltre 1000 dal Friuli Venezia Giulia cui si sommeranno i 2000 in arrivo dalle marche e i 2mila della Calabria.
A gestire la sicurezza sotto il profilo dell’ordine pubblico, saranno in campo circa 400 operatori tra uomini e donne delle forze dell’ordine. Tra le misure allo studio anche chiusure mirate, e solo se necessarie, delle stazioni della metropolitana interessate dalla manifestazione. Alla maniifestazione attesa anche l’opposizione politica: da Elly Schlein, segretaria Pd ad Angelo Bonelli per i Verdi, da una delegazione del M5S a Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana. Presente anche Rifondazione Comunista e Unione Popolare. (
di Alessandra Testorio
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