Il Comitato Magna Graecia guarda con straordinario interesse alle amministrative di Crotone in corso. Osserva ed è attento ai programmi e ai progetti dei candidati in competizione. Al momento, chi ha posto l’attenzione al progetto della Provincia della Magna Graecia è il candidato Andrea Correggia che, nel corso di un confronto tra competitor, ha sottolineato l’importanza e la valenza dell’idea di rilanciare l’arco jonico.
La necessità che Crotone guardi oltre il semplicistico steccato della sua attuale provincia, che abbracci tutto il territorio jonico, fino a lambire la Lucania è condizione necessaria e sufficiente, affinché la città abbia una collocazione strategica negli asset regionali, che ormai da troppo tempo restano ancorati ad una visuale fatta della spartizione tra i 3 capoluoghi storici di tutti i benefit che la regione riceve. Lo jonio, quindi anche la città di Crotone, si ritrovano in una posizione di soccombenza e periferica rispetto agli equilibri che sono stati stabiliti dalle politiche centraliste, in maniera inoculata, a totale danno e soccombenza di tutta l’area crotoniate-sibarita-silano-federiciana del nord est della Calabria.
L’idea progetto che ricordiamo mira alla costituzione di una provincia – a saldo zero per lo Stato – abbraccia gli attuali piccoli ambiti, crotonese e sibarita, sotto un’unica Area Vasta coordinata da due Capoluoghi: Crotone a sud, Corigliano Rossano a nord, che con vicendevole sussidiarietà policentrica, amministreranno le relative pertinenze territoriali, bilanciando l’attuale scriteriato squilibrio che vede una provincia come Cosenza, enorme ed ingestibile, ed una realtà come Crotone raccolta in un succinto fazzoletto di terra e con una demografia misera.
Pertanto esprimiamo apprezzamento per le dichiarazioni rese dal candidato Andrea Correggia, che con lungimiranza ha saputo vedere oltre agli steccati di natura ideologica. Le potenzialità che il progetto Magna Graecia avrebbe per la città Pitagorica, ma anche per tutto l’arco Jonico Magnograeco, sono notevoli. Quest’angolo di Calabria, paga lo scotto di politiche centraliste perpetrare da oltre 50 anni, che hanno relegato il territorio a periferia, utile solo nelle campagne elettorali, per foraggiare famelici appetiti.
COMITATO MAGNA GRAECIA