Un’importante riunione si è svolta ieri mattina alla Prefettura di Cosenza per fronteggiare il rischio di un possibile disastro ambientale, dovuto alla paralisi delle attività del Consorzio Vallecrati che, in assenza degli organi di vertice, ha determinato il blocco delle attività gestionali del complesso sistema di depurazione delle acque.
Alla riunione, presieduta dal prefetto Gianfranco Tomao, hanno partecipato il commissario straordinario unico per il coordinamento e la realizzazione degli interventi di collettamento, fognatura e depurazione delle acque reflue urbane, il dirigente generale infrastrutture e lavori pubblici della regione anche in veste di direttore generale dell’Autorità Idrica, i rappresentanti del consorzio ValleCrati, l’amministratore delegato della Geko Società che gestisce l’impianto di depurazione, il sindaco di Cosenza e gli amministratori locali di altri 26 comuni della provincia.
Questa situazione, insieme all’assenza di risorse finanziarie dovute anche ai mancati pagamenti dei comuni, hanno indotto l’amministratore della ditta Geko ad affermare che il mancato superamento delle criticità comporterà il fermo dell’impianto depurativo, il licenziamento del personale dipendente e la conseguente impossibilità di garantire la depurazione delle acque.
La complessa attività di mediazione del prefetto di Cosenza ha consentito di tracciare un cronoprogramma delle attività che, se rispettato, potrà scongiurare questi gravi rischi. Grazie all’apporto collaborativo dei presenti al tavolo sono state prese alcune decisioni: il comune di Cosenza si è impegnato a superare la situazione di stallo nominando un nuovo rappresentante in seno all’ ente in questione, che assumerà la presidenza del Consorzio, in modo tale da evitare il blocco delle attività consortili.
I comuni dell’hinterland cosentino hanno assicurato che, in tempi brevi, adotteranno determine di pagamento per l’esposizione debitoria pregressa nei confronti di Geko o, comunque, approveranno piani di rientro sostenibili che consentirà alla ditta di ricorrere ulteriormente, se necessario, all’anticipazione bancaria.
Per quanto riguarda invece il project financing relativo all’adeguamento dell’impianto consortile, la regione Calabria offrirà il massimo supporto per la sottoscrizione della relativa convenzione. Il verificarsi di queste condizioni consentirà alla Geko la prosecuzione nelle importanti attività di depurazione.