In Italia il consumo di suolo viaggia alla velocità di 4 metri quadrati al secondo, circa 35 ettari al giorno. La maggior parte del terreno perso è quello con la maggior potenzialità produttiva e la copertura artificiale non deteriora solo il terreno direttamente coinvolto ma produce impatti notevoli anche su quello circostante.
Il danno stimato per il nostro Paese è di circa un miliardo di euro all’anno, per il servizio ecosistemico che il suolo non può più fornire. La Camera ha approvato a maggio un disegno di legge, ora al Senato, che riconosce il suolo come bene comune, con l’obiettivo di azzerarne il consumo entro il 2050.
L’inchiesta della Nuova Ecologia di ottobre, il mensile di Legambiente, è dedicata ai 300 ettari di aree naturali che spariscono ogni giorno in Europa e alla campagna People4Soil, una rete di 350 organizzazioni impegnate nella raccolta di un milione di firme per proteggere il suolo.