“Sono felice di vedere tanta passione per la nostra città. – esordisce così Felice D’Alessandro, consigliere provinciale di Cosenza – Tanti hanno, per fortuna, a cuore solo e soltanto la voglia di cambiamento per Cosenza, dopo 10 anni di governo del centrodestra, di cui certamente non bisogna buttare via tutto, ma che hanno creato due, o peggio tre, città nella città. Leggere in questi giorni le parole di tanti movimenti, partiti e anime cittadine, che davanti ai diktat di Boccia e del PD e pochi altri, continuano a sostenere che Cosenza ha bisogno di una coalizione di centrosinistra coesa e ampia, scevra da personalismi, mi inorgoglisce; perché sono sempre stato certo che la società civile, il vero centrosinistra cittadino, ha ancora energie e capacità per dare a Cosenza una nuova visione di città, che dopo i segni lasciati dalla Pandemia la ristabilisca e le regali un futuro prospero. Le sfide da affrontare sono troppo grandi per un singolo, c’è bisogno davvero di tutti, perché dopo 10 anni di scelte unidirezionali, c’è bisogno di pensare a Cosenza nel suo complesso. A temi caldi e urgenti come l’emergenza ambientale legata alla raccolta dei rifiuti e alla pulizia dell’area urbana; l’emergenza idrica ormai appuntamento fisso, che necessita di soluzioni strutturali e un’analisi reali dei fabbisogni; la riqualificazione e per certi versi riscoperta e re-invenzione del centro storico; una maggiore vivibilità della città con meno traffico, più viabilità e servizi; il sostegno alle fasce deboli, tra le più colpite dalla Pandemia, pensiamo agli anziani, ai bambini, ai tanti che hanno perso il lavoro; una riscoperta della vocazione commerciale e imprenditoriale con politiche di sviluppo e sostegno a chi fa impresa a tutti i livelli (partite IVA, artigiani, liberi professionisti, ecc.) a Cosenza; la risposta deve arrivare unendo tutte le intelligenze della città e creando una coalizione che sia connessa strettamente con il territorio e sappia ascoltarlo e interrogarlo in fase di scelta e attuazione.”
“Davanti a questa pluralità che intravede chiara una visione comune di necessario cambiamento, – continua D’Alessandro – che va ben oltre il nome del sindaco, soltanto il PD calabrese degli ultimi tempi poteva restare arroccato sulla sua posizione. Siamo in un periodo molto delicato e particolare, in cui la politica deve aprirsi e ascoltare, non chiudersi e difendere le proprie scelte scollate dal tessuto locale. Cosenza ha diritto di scegliere il proprio sindaco, le cosentini e i cosentini sicuramente conoscono meglio di qualunque esponente di partito nazionale ciò di cui hanno bisogno e cosa possa realmente incarnare il cambiamento che la città anela ormai da anni. Essere rigidi non può che portare a fratture, come quella che stiamo vivendo a Cosenza. Questo fardello deve esserne conscio Boccia lo sta mettendo lui, per primo, sulle spalle del centrosinistra cosentino e come una pietra tombale sul cambiamento che in città si deve realizzare nei prossimi anni e si può realizzare solo coinvolgendo i cosentini e le cosentine. Fintanto che non saranno ufficiali le candidature c’è sempre tempo per cambiare idea, c’è sempre tempo per ascoltare quello che realmente vuole la città, stando fuori dal Palazzo, tra la gente. Magari proprio l’On. Boccia potrebbe lasciarsi conquistare dalla voce della città e non dalle sirene di parte. Cosenza vuole cambiare, Cosenza vuole scegliere, Cosenza vuole il suo Sindaco. Sta a tutti noi che ci riconosciamo nel centrosinistra cittadino dare alla città quello che chiede, con responsabilità, concretezza e soprattutto passione, perché non c’è politica senza amore per il territorio, i luoghi e le persone.”