La rivolta è social, almeno per il momento, e il silenzio della politica assordante. Queste immagini  e queste notizie sono inaccettabili, un vero colpo al cuore per i cittadini dopo 14 mesi di pandemia, senza nessun passo avanti nella gestione dell’emergenza e i “tutto a posto” del generale Figliuolo e altri enti preposti. E i calabresi hanno paura, di ammalarsi e non ricevere le cure necessarie, di non riuscire a vaccinare e a salvare i più fragili, di far tornare i figli a scuola e scatenare nuovi focolai, ma anche di morire di fame, con attività “apri e chiudi” allo stremo e sostegni che non ci sono.

Anche i numeri purtroppo non lasciano spazio alle interpretazioni, la Calabria oggi torna arancione ma con RT 1.01 calcolato al 4 aprile.

Però è la stessa regione che ha superato ieri i 900 morti (mortalità in aumento vertiginoso nelle ultime settimane)  ed è l’ultima regione per vaccini effettuati, con quasi 100.000 vaccinati ALTRI (non anziani e non fragili). Ieri il boom di 593 nuovi positivi su 2595 tamponi, il rapporto positivi/tamponi è al 22,85%, e quello totale sale al 7,85%; i positivi attuali sono 12556 (su 51681 totali), di cui 473 ricoverati (+1), 38 in terapia intensiva (0), 12045 in isolamento (asintomatici o sintomatici in terapia domiciliare); 440 nuove guarigioni (totale 38222), 6 decessi (903).