
A cena fuori fino alle 22 o a casa alle 22? “Quando manca un perfetto allineamento tra due disposizioni bisogna puntare all’interpretazione ragionevole: dunque, se sull’asporto la precedente disciplina a cui si richiama il Decreto riaperture aveva fissato l’orario di chiusura per l’asporto alle 22, allora anche al tavolo al ristorante si può stare fino a quell’ora, tanto più che rientrando a casa posso darne prova esibendo lo scontrino fiscale”. Lo dice all’Adnkronos, intervenendo sul confronto in corso nel Governo sul coprifuoco l’ex presidente della Corte Costituzionale, Cesare Mirabelli, che aggiunge: “L’interpretazione ragionevole è che non c’è differenza tra asporto e consumo diretto ma è necessaria una precisazione da parte del Governo. L’Esecutivo potrebbe intervenire con un emendamento in senso restrittivo o ampliativo. Fortunatamente il Decreto riaperture è in conversione al Parlamento”.
“Certamente su due disposizioni apparentemente non collimanti e indubbie libertà qualche precisazione potrebbe essere data. Ma sembra più corretto interpretare la fine delle operazioni alle 22, poi tutti a casa. Tuttavia mi pare che ci accapigliamo su temi secondari, mentre i problemi sono incommensurabilmente alti. E tutti – conclude il Costituzionalista – dovremmo rivolgere attenzione alle grandi, complesse e gravi questioni che abbiamo dinanzi”.
(di Roberta Lanzara)