Oltre tre ore di vertice ieri sera, sabato 10 ottobre, a palazzo Chigi sulle norme per contrastare il coronavirus dopo il nuovo balzo dei contagi in Italia che vedono l’aumento, nelle ultime 24 ore, di 5.724 positivi e 29 morti.

Il premier Giuseppe Conte ha riunito i capi delegazione per fare il punto sul Dpcm anti-Covid, in scadenza giovedì prossimo. Presenti anche il ministro Francesco Boccia e il sottosegretario Riccardo Fraccaro.
Sul tavolo del vertice, l’ipotesi di una stretta alle misure anti contagio, sulla scia dell’obbligo di mascherina all’aperto introdotto con l’ultimo Dl a causa del trend stabilmente in ascesa dei positivi. L’intenzione, trapela dall’incontro di oggi, sarebbe quella di valutare con attenzione le nuove misure, senza imprimere accelerazioni sul nuovo Dpcm, seguendo l’andamento dei contagi e proseguendo il confronto tra le regioni.

Tra le ipotesi circolate nelle ultime ore, norme anti-movida come il divieto per gli assembramenti davanti a bar e ristoranti, così come in piazze e parchi. Inoltre, regole più stringenti per feste private e eventi (matrimoni) con un numero di ospiti proporzionato alla capienza delle sale. Lo smart working dovrebbe essere implementato.
Alla riunione è emersa anche l’ipotesi di anticipare il varo del Dpcm a lunedì sera ma, essendo i tempi molto stretti, non si può escludere che la nuova stretta venga messa in campo, come da programma, nella serata di mercoledì.

Oggi, domenica, i ministri coinvolti dalle nuove misure, che includeranno anche una rimodulazione dello smart working, lavoreranno sulla messa a punto dei provvedimenti. Anche gli esperti del Comitato tecnico-scientifico e il ministro della Salute Roberto Speranza si incontreranno oggi in una riunione urgente. Verrà valutata la situazione e la possibilità di adottare nuove misure nel prossimo Dpcm per fermare l’incremento dei contagi di Covid-19 in questi ultimi giorni.

(ADNKRONOS)