
“In Italia il 3 maggio scorso la variante Omicron” del Covid-19 “aveva una prevalenza stimata al 100%, con la sottovariante BA.2 predominante” a sfiorare il 94% “e la presenza di alcuni casi delle sottovarianti BA.4 e BA.5″. E’ la fotografia scattata dalla flash survey condotta dall’Istituto superiore di sanità e dal ministero della Salute, insieme ai laboratori regionali e alla Fondazione Bruno Kessler.
Per l’indagine rapida è stato chiesto ai laboratori di regioni e province autonome di selezionare dei sottocampioni di casi Covid-positivi e di sequenziare il genoma del virus. Il campione richiesto è stato scelto da Regioni/Pa in maniera casuale fra i campioni positivi, garantendo una certa rappresentatività geografica e, se possibile, per fasce di età diverse. Hanno partecipato alla survey tutte le Regioni/Pa, per un totale di 112 laboratori che hanno sequenziato 1.799 campioni.
Queste le prevalenze stimate: BA.1 è al 3,5% (range 0-12,9%); BA.2 al 93,8% (65,6-100%); BA.3 sotto lo 0,1% (0-0,9%); BA.4 quasi allo 0,5% (0-4%); BA.5 allo 0,4% (0-5,6%). Presenti anche alcuni ricombinanti di Omicron 1 e 2: XJ allo 0,66%; XM allo 0,59%; XN allo 0,15%; XQ e XT sotto lo 0,1%.