In un momento difficile come questo, uno dei settori più colpiti è senza dubbio il turismo. Infatti questo settore che da lavoro a migliaia di persone solo in Calabria, è messo sotto scacco, dalla pandemia dovuta al coronavirus.
Inoltre la paventata chiusura della regione sarà un boomerang negativo per l’intero settore. Chiedo quindi un tavolo istituzionale tra regione-enti locali, associazioni di categoria e imprenditori del settore per la creazione di una task force che sappia mettere appunto tattiche e strategie per non far morire questo settore cruciale per la nostra regione.
Credo fortemente che nessun virus può fermare la vita di ognuno di noi, e che programmare già da ora una stagione estiva, per una regione che ha 800 km di costa, può essere quell’input per rilanciare l’economia calabrese. Ricordo a tutti infatti che noi siamo i principali recettori di flussi turistici provenienti dall’estero e dal Nord Italia e che la chiusura dei confini può portare solo uno scompenso sociale, economico e di relazioni interpersonali. Infatti molti turisti arrivavano in Calabria con mezzi di trasporto diversi dall’aereo (i voli bloccati infatti dipendono dal governo centrale).
Marco Ammendola (LBC)