Per quanto riguarda, invece, il decreto Caivano, approvato oggi dal Consiglio dei ministri, la premier spiega che “abbiamo deciso di provare a dimostrare che se ci si mette con buona volontà le cose possono cambiare davvero, è una sfida non semplice“. “Oggi nel Consiglio dei ministri abbiamo adottato delle norme che ci consentono di dare vita ai primi impegni che abbiamo assunto” a partire da “una maggiore presenza delle forze ordine, al netto della bonifica del territorio”. “Nessuno vuole sbattere in galera un bambino di 12 anni” assicura, ma “prevediamo una stretta sulla criminalità giovanile, che si sta diffondendo a macchia d’olio”.
“C’è il tema che prevediamo l’arresto in flagranza, anche per alcuni reati per i quali non era previsto fino a oggi, dai 14 ai 18 anni: perché oggi se un ragazzo di 15 anni gira armato con una pistola carica non si può arrestarlo. E io francamente penso che questo non sia più affrontabile nell’attuale situazione”. “Non sono solo norme repressive, sono anche norme di prevenzione. Se l’uso dei minorenni si è allargato a dismisura in questi anni nelle pratiche criminali è anche perché, chiaramente, nell’utilizzo di questi minorenni da parte della criminalità organizzata non ci sarebbero state particolari conseguenze”, ha puntualizzato la presidente del Consiglio. “Cerchiamo di lavorare per organicità di materia. Abbiamo deciso di avviare una strada molto precisa”.
Per quanto riguarda, invece, il centro sportivo di di Delphinia Caivano, ribadisce, “abbiamo preso l’impegno di riaprirlo entro la primavera del 2024”.