conte_dpcm1810
26 novembre 2020

News

Decreto Ristori. UNSIC: «Ecco le categorie inspiegabilmente “dimenticate”»


Sono attualmente tre – e potrebbero essere quattro a gennaio – i “Decreti Ristori”, pacchetti di provvedimenti che interessano milioni di imprese e lavoratori colpiti dall’emergenza Covid. A “fare le pulci” ai tre decreti (n. 137 del 28 ottobre, n. 149 del 9 novembre e n. 154 del 23 novembre) sono gli esperti dell’Unsic, organizzazione datoriale con oltre tremila uffici in tutta Italia, tra Caf, Patronati e Caa.

Innanzitutto una sintesi dei tre provvedimenti:
– il primo prevede bonus una tantum da mille euro per i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo e indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo; due nuove mensilità di Reddito di emergenza; proroghe di 6 settimane per Cigo, Cigd e Ao alle imprese colpite da limitazioni di attività e che abbiano esaurito le settimane di cassa integrazione, proroga di cassa integrazione e indennità speciali per il turismo, cassa integrazione gratuita alla riduzione del fatturato del 20%, aliquota contributiva differenziata per imprese con calo del fatturato inferiore al 20%; esonero contributivo al 50% per imprese con riduzione del fatturato inferiore al 20% e totale per imprese con perdita di fatturato pari o superiore al 20% (la decontribuzione è per un quadrimestre entro il 31 maggio 2021). Infine contributi a fondo perduto e fondi di sostegno ad imprese colpite dalle restrizioni, erogati in automatico a chi avesse fatto domanda per aiuti precedenti, o su nuova domanda. Tra le altre categorie sostenute: agenzie di viaggio, fiere e congressi, editoria, alberghi e terme. Altre misure: credito d’imposta sugli affetti, cancellazione seconda rata Imu, semplificazione procedure di deposito atti, collegamento da remoto alle udienze;

– il secondo decreto prevede bonus per le spese di baby sitter; indennizzo per congedi straordinari in casi di impossibilità di smart working; ampliamento dei contributi a fondo perduto e delle decontribuzioni per settori non previsti dal decreto precedente (tipo agricoltura, pesca, terzo settore). Tra le misure fiscali, rinvio del secondo acconto Ires e Irap, sospensione versamenti Iva, secondo una grande varietà di casi;
– il terzo aumenta le disponibilità finanziarie dei diversi fondi, integrando anche i negozi di calzature;
– il quater, secondo le prime indiscrezioni, potrebbe estendere gli indennizzi già previsti a favore delle attività colpite a tutte le aziende e le partite Iva che hanno subito perdite di fatturato consistenti.

L’Unsic, pur valutando positivamente gli interventi, rileva tra i beneficiari l’inspiegabile “dimenticanza” delle seguenti categorie:
1) agenti di commercio (inquadramento Enasarco), ignorati forse per un equivoco con i venditori a domicilio, invece coperti;
2) partite Iva iscritte alla gestione separata e “generiche”, quasi sempre non coperte;
3) fioristi;
4) alcuni settori dell’agricoltura;
5) collaboratori domestici.


Leggi anche...



News
Ucraina-Russia, Trump: “Tregua di Putin ha...

Dalla pace impossibile tra Ucraina e Russia alle lodi indirette a Vladimir Putin. Donald...


News
L’arcivescovo scomunicato Viganò cita in...

Carlo Maria Viganò, l'arcivescovo, ex nunzio a Washington, scomunicato nel luglio 2024 e...


News
Ucraina, nel 2024 perdite record per la Russia: 27...

Ventisette morti ogni chilometro dell'Ucraina occupato. Queste le perdite record...


News
Trump lancia l’auto-deportazione, mille...

Donald Trump lancia l''auto-deportazione' per gli immigrati entrati illegalmente negli Stati...