In Calabria è tempo di fragole e fragoline, i piccoli, rossi e dolcissimi frutti che gli estesi boschi di tutta la regione ogni anno ci regalano.
La Fragaria vesca, questo il nome scientifico della fragolina di bosco, è una pianta erbacea della famiglia delle rosacee conosciuta e usata a scopo terapeutico fin dall’antichità sia per i suoi frutti, le preziose fragoline ricchissime di sali minerali, che le foglie, contenenti tannino, flavonidi, vitamine, fosforo, sodio, ferro e calcio.
Per la sua forma a cuore e il colore rosso, la fragola è sempre stata simbolo d’amore e innocenza ed è citata nella Bibbia e in tanti miti e leggende. Sulle tavole dell’antica Roma compariva per le feste in onore di Adone, perché secondo la leggenda alla sua morte Venere pianse calde lacrime che, giunte a terra, si trasformarono in fragole.
Nel Medio Evo era associata alla Passione di Cristo e si riteneva che le foglie di fragola, raccolte la notte di San Giovanni, fatte essiccare e indossate come cintura, proteggessero dal veleno dei serpenti.
Nel Sud Italia e in Calabria, dove le fragoline di bosco abbondano da sempre, è tradizione preparare con i rossi frutti il liquore Fragolino, il delizioso rosolio che le nostre nonne preparavano in casa e tiravano fuori per buon augurio nelle occasioni speciali.
La ricetta probabilmente nacque nei monasteri per poi diffondersi nelle famiglie, e risale più o meno al Settecento, quando lo zucchero raffinato iniziò a diffondersi in Europa. Era, allora come adesso, l’unico modo per conservare e consumare le amate fragoline fuori stagione.
INGREDIENTI
500 grammi fragoline di bosco
600 grammi acqua
4 decilitri di alcool 95 gradi
400 grammi zucchero
PREPARAZIONE
Per prima cosa procuratevi le fragoline dal vostro fornitore di fiducia oppure, ancora meglio e più salutare, andate a raccoglierle voi stessi. Lavatele delicatamente e velocemente, fatele sgocciolare e asciugare su un telo pulito. Trasferitele poi in un contenitore di vetro a chiusura ermetica e copritele con l’alcol. Chiudete bene il barattolo e lasciatelo in luogo fresco e buio per 30 giorni, ricordandovi di agitarlo leggermente una volta al giorno.
Dopo il mese di macerazione, fate bollire l’acqua in una pentola, fatevi sciogliere lo zucchero e poi mettete a raffreddare lo sciroppo così preparato.
Nel frattempo prendete il barattolo con le fragoline e l’alcol, filtrate il liquido in un altro contenitore (usando un colino a maglie molto fini) e mettete da parte le fragoline.
Unite allo sciroppo il liquido liquoroso, mescolate molto bene e procedete a versare il tutto in bottiglie, grandi o piccole purché in vetro e provviste di tappo, aggiungendo ad ognuna un po’ di fragoline.
Fatele riposare al buio un altro mesetto e finalmente il vostro Fragolino, circa un litro, sarà pronto da gustare, liscio nei bicchierini del servizio della nonna per una merenda vintage, ben ghiacciato a fine pasto o come ingrediente di fantastici aperitivi.
Annamaria Persico (articolo pubblicato su Reportage il 7 giugno 2017)