Un Festival itinerante di musica e cultura popolare dedicato alla valorizzazione del patrimonio artistico-musicale ed etnoantropologico dei «Maestri suonatori e danzatori» dei quattro Parchi naturali della Calabria: dell’Aspromonte, della Sila, del Pollino e delle Serre.
Questo il progetto, denominato Harmonia, che il Parco nazionale d’Aspromonte ha organizzato assieme all’Associazione culturale Archigramma, da tempo impegnata nella divulgazione, promozione e valorizzazione delle culture antiche in Calabria
La rassegna musicale itinerante, di cui è direttore artistico Sebastiano Battaglia, musicista di lunga esperienza ed appassionato ricercatore dei suoni antichi in Italia e nel Meridione, sarà un’occasione per descrivere i quattro Parchi della Calabria, ciascuno caratterizzato da differenti sonorità e tecniche musicali.
Interesserà diversi luoghi del Parco d’Aspromonte, ma il suo «centro di gravità» sarà Cardeto, un territorio fortemente caratterizzato, unitamente ad altri centri aspromontani, da tali tradizioni musicali e dove ha sede una delle Associazioni più attive nel settore: l’«Associazione Zampognari».
La rassegna, più in particolare, prevede quattro appuntamenti il cui filo conduttore sarà la narrazione e l’ascolto dei «suoni dei Parchi», riprodotto attraverso gli strumentI arcaici, quali la lira greca, lo zufolo e la zampogna dei pastori.
Il primo appuntamento è per domani, domenica 8 ottobre, a Gambarie d’Aspromonte. Il programma prevede alle ore 9.30, l’apertura dello stand espositivo; alle ore 15.30, il saluto di Giuseppe Bombino, presidente del Parco nazionale dell’Aspromonte; alle ore 15.40, la presentazione del Parco regionale delle Serre; alle ore 16.10, la presentazione del gruppo musicale «Parafonè», che subito dopo terrà un concerto.
La rassegna consentirà di aprire nuove opportunità di scambio e condivisioni tra comunità culturali legate alla costruzione degli strumenti e del loro relativo utilizzo.
La scelta dei quattro Parchi è dettata dalla forte vocazione alla musica, l’artigianalità locale e le tradizioni in genere, che favorisce la nascita di un «bacino culturale» in grado di diventare calamita di visitatori per i paesi dell’entroterra qualificando l’area come centro di promozione del turismo culturale-musicale in Calabria.