Due diplomatici uccisi a Washington, il sospetto killer: "Portiamo la guerra a casa"
22 maggio 2025

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Due diplomatici uccisi a Washington, il sospetto killer: “Portiamo la guerra a casa”. Fbi: “E’ terrorismo”


L’omicidio dei due diplomatici israeliani a Washington sarebbe un “atto di terrorismo”. Ne è convinta l’Fbi come riferisce il direttore Kash Patel su X che definisce “questa violenza antisemita mirata un attacco ai nostri valori fondamentali”. Per il delitto è stato arrestato un trentenne Elias Rodriguez di Chicago che la sera prima ha pubblicato un post dal titolo ‘escalation per Gaza, portiamo la guerra a casa’. Secondo il New York Times si tratta di una sorta di manifesto della sua volontà. “Le atrocità commesse dagli israeliani contro i palestinesi sfidano descrizioni e quantificazioni” si legge nel post poco prima la sparatoria di fronte al Jewish Museum di Washington in cui precisa che “un’azione armata non è necessariamente militare”.

Il vice capo dell’Fbi, Dan Bongino, su X ha scritto che il bureau “è al corrente di alcuni testi che sarebbero stati scritti dal sospetto e speriamo di avere aggiornamenti sulla loro autenticità presto”.

Chi è il sospetto killer

Nato e cresciuto a Chicago, Rodriguez era attivo nel movimento proPal e lavorava dallo scorso giugno all’American Osteopathic Information Association, associazione dei medici osteopati. In precedenza il giovane, laureato in inglese alla University of Illinois, aveva lavorato come ricercatore e produttore per un sito di storia afroamericana. Nel 2023 aveva pubblicato su X un video di una manifestazione pro Palestina, ed era stato fotografato mentre partecipava a una manifestazione di fronte alla casa di Raham Emanuel, allora sindaco democratico di Chicago, contro l’apertura di un secondo quartier generale di Amazon a Chicago.

Telefonata Trump-Netanyahu: “Profondo dolore”

In serata il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha avuto un colloquio telefonico con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha espresso “profondo dolore” per i fatti di Washington, dove sono rimasti vittima due dipendenti dell’ambasciata israeliana. Lo rende noto via X l’ufficio di Netanyahu. Il premier israeliano “ha ringraziato” il presidente Usa “per il suo impegno e quello della sua Amministrazione contro le manifestazioni di antisemitismo negli Stati Uniti”. Trump ha manifestato “sostegno” per gli obiettivi di Netanyahu nella Striscia di Gaza. I due leader hanno concordato, inoltre, sul “garantire che l’Iran non ottenga armi nucleari”.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu non ha risparmiato, poi, accuse ai leader di Francia, Canada e Regno Unito, affermando che sono “dalla parte sbagliata della storia”. In un lungo video diffuso dal suo ufficio, esordisce sui fatti di Washington, ricorda l’attacco del 7 ottobre 2023 in Israele e afferma che Hamas non vuole uno stato palestinese, ma “distruggere lo stato ebraico”. “Non sono mai riuscito a capire come questa semplice verità sfugga ai leader di Francia, Gran Bretagna, Canada e ad altri – afferma – Ora propongono la creazione di uno stato palestinese, di ricompensare questi assassini con il premio più grande”.

“Dico al presidente Macron, al premier Carney, al premier Starmer: se assassini, stupratori, assassini di bambini e rapitori vi ringraziano, siete dalla parte sbagliata della giustizia – incalza – siete dalla parte sbagliata dell’umanità e dalla parte sbagliata della storia”.


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