Elezioni 2022, Vigilanza Rai chiede ad Agcom verifica par condicio in confronti tv
20 agosto 2022

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Elezioni 2022, Vigilanza Rai chiede ad Agcom verifica par condicio in confronti tv


Il presidente della Commissione parlamentare di Vigilanza Rai Alberto Barachini chiederà all’Agcom, a quanto apprende l’Adnkronos, una verifica sulla parità di condizioni garantite dal Servizio Pubblico nei ‘confronti’ televisivi tra i leader politici.

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La preoccupazione del presidente della Commissione di Vigilanza Rai è quella di garantire agli esponenti politici, come previsto dalle norme sulla par condicio in pieno vigore dal 10 agosto, non soltanto spazi equivalenti ma anche di pari rilevanza mediatica e visibilità oraria.

Primo a sollevare il tema dei confronti tv è stato oggi il leader di Azione Carlo Calenda, all’attacco sui social dopo la decisione di ‘Porta a Porta’ di invitare per un faccia a faccia, il prossimo 22 settembre, la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni e il leader del Pd Enrico Letta. “Neanche in Russia la televisione pubblica organizzerebbe un confronto due giorni prima del silenzio elettorale escludendo due coalizioni”, ha tuonato Calenda chiedendo che “intervenga subito l’Agcom, il Cda Rai e Fuortes”.

A chiarire però è arrivato un comunicato della stessa trasmissione Rai in cui si spiega che “alla prima serata di Porta a Porta di giovedì 22 settembre che ospiterà il confronto di un’ora tra Enrico Letta e Giorgia Meloni, moderato da Bruno Vespa, sono stati invitati a partecipare anche Matteo Salvini, Giuseppe Conte, Silvio Berlusconi, Luigi Di Maio e Carlo Calenda. Ciascuno sarà intervistato per mezz’ora con modalità da stabilire” e chiarendo che “Porta a Porta è pronta ad ospitare altri confronti nella stessa serata se ne maturassero le condizioni”.

Un chiarimento che ha però generato malumori tra i leader non invitati. “È evidente una palese violazione della par condicio se rimanesse questo schema, che i vertici della Rai dovrebbero spiegare alle autorità di garanzia e alla magistratura”, la reazione piccata di Verdi e Sinistra Italiana secondo cui “non si capisce perché, avendo invitato leader di coalizione, si siano aggiunti alcuni altri leader di lista, senza che ci siano tutti e si scelgano solo Salvini, Berlusconi e Di Maio”. Mentre +Europa ironizza: “C’è un evidente refuso: l’assenza di Emma Bonino e di +Europa”.


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