Eurovision 2025, cerimonia di apertura a Basilea - Video
11 maggio 2025

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Eurovision 2025, cerimonia di apertura a Basilea – Video


Basilea si prepara ad ospitare l’Eurovision Song Contest 2025 tra nuove regolamentazioni e qualche polemica. La cerimonia di apertura, svoltasi sul Turquoise Carpet, il tappeto turchese più lungo nella storia dell’Esc (ben 1,3 km), ha visto sfilare le 37 delegazioni partecipanti. Grande entusiasmo per il rappresentante italiano, Lucio Corsi, accolto da un bagno di folla mentre salutava i fan a bordo di uno storico tram cittadino.


Proteste contro la partecipazione di Israele

Tuttavia, la cerimonia è stata segnata anche da alcune proteste contro la partecipazione di Israele alla competizione. Numerose persone hanno manifestato a sostegno della Palestina, esprimendo il proprio dissenso nei confronti della presenza israeliana alla luce del complesso contesto geopolitico. A queste proteste si aggiunge la voce di Nemo, l’artista svizzero vincitore dell’edizione 2024, che nei giorni scorsi ha pubblicamente espresso perplessità sulla partecipazione di Israele, unendosi all’appello di oltre 70 artisti, tra cui ex vincitori dell’Eurovision, che hanno firmato una lettera aperta all’Unione Europea di Radiodiffusione (Ebu). L’Ebu ha comunque confermato la partecipazione del paese, ribadendo la natura “universale e apolitica” dell’evento. Israele sarà rappresentato da Yuval Raphael, sopravvissuta all’attacco di Hamas del 7 ottobre. Tra le novità di quest’anno, una nuova regolamentazione riguardante le bandiere ammesse sul palco. Gli artisti potranno esibire esclusivamente la bandiera del proprio paese, una decisione che segue le controversie delle precedenti edizioni.

Lo scorso anno, proprio Nemo, durante la cerimonia di apertura, aveva sventolato una bandiera queer, violando il regolamento. Nel 2023, a Liverpool, Marco Mengoni aveva portato sul palco la bandiera del Progress Pride insieme al tricolore italiano. Quest’anno, al contrario, il pubblico in sala potrà esporre qualsiasi bandiera non espressamente vietata dalla legge svizzera. Si parte il 13 maggio con la prima semifinale che vedrà esibirsi in ordine: 1. Islanda; 2. Polonia; 3. Slovenia; 4. Estonia; Spagna (già qualificata in finale); 5. Ucraina; 6. Svezia; 7. Portogallo; 8. Norvegia; 9. Belgio; Italia (già qualificata); 10. Azerbaigian; 11. San Marino; 12. Albania; 13. Paesi Bassi; 14. Croazia; Svizzera (già qualificata); 15. Cipro. Il 15 maggio è la volta di: 1. Australia; 2. Montenegro; 3. Irlanda; 4. Lettonia; 5. Armenia; 6. Austria; Regno Unito (già qualificata); 7. Grecia; 8. Lituania; 9. Malta; 10. Georgia; Francia (già qualificata); 11. Danimarca; 12. Cechia; 13. Lussemburgo; 14. Israele; Germania (già qualificata); 15. Serbia; 16. Finlandia.


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