
“Qualunque evento importante e di dimensioni così tragiche, quale è stato il massacro delle Foibe, deve essere ricordato. Basta che il ricordo non sia mera retorica, che ricordare significhi comprendere cosa è avvenuto, le sue cause, le conseguenze”. A dirlo all’Adnkronos, in occasione del Giorno del Ricordo, è il filosofo e studioso Massimo Cacciari. “Ricordare -spiega Cacciari- è un esercizio della mente, non dei sentimenti. Se ricordare significa fare un’analisi di quali sono state le cause, le colpe, i responsabili, allora ha senso, se no non ne ha nessuno”.
E sulla tragica ricorrenza, aggiunge: “Fu uno dei tanti effetti della Seconda guerra Mondiale. Ci sono stati eccidi da ogni parte e di ogni genere ovunque, basta pensare quanto avvenne in Polonia, tra tedeschi, russi, polacchi. Ha generato odio ovunque. E poi, a seguire, reazioni tragiche, reazioni di vendetta. Purtroppo, è la guerra”, conclude Cacciari.