Più di un italiano su tre (38%), stando ad un’analisi Coldiretti/Ixè, ha postato agli amici e conoscenti o sui social fotografie dei piatti consumati al ristorante o preparati in cucina durante le vacanze estive. Ciò a conferma di come il cibo sia il vero valore aggiunto della vacanza degli italiani.
Una testimonianza del valore della cultura del cibo che si è affermata come momento di socializzazione sul web nel momento delle vacanze. Un importante momento di socializzazione che si traduce – sottolinea la Coldiretti – in vere e proprie sfide del gusto a colpi di immagini dell’ultima prelibatezza sfornata o del piatto curioso ordinato in vacanza che viaggiano in rete e diventano oggetto di animate discussioni tra parenti e amici.
Non è un caso – evidenzia ancora la Coldiretti – che per il 63% degli italiani in vacanza è rilevante la spesa per pranzi, cene e acquisti di prodotti tipici.
Durante le vacanze estive il 39% degli italiani ha scelto per mangiare, principalmente il ristorante, l’11% la pizzeria, l’8% gli agriturismi con la stessa percentuale di pub, fast food e ambulanti, ma c’è anche un consistente 22% che preferisce cucinare per allietare le serate di familiari e amici.
In ogni caso – continua la Coldiretti – si risparmia sull’alloggio piuttosto che sulla spesa per il cibo con il 79% dei vacanzieri che preferisce assaggiare quello locale mentre solo il 19% ricerca i sapori di casa ed il resto si affida alla cucina internazionale.
Il 36% degli italiani in vacanza acquista prodotti alimentari tipici come souvenir da donare a se stesso o agli altri. Una tendenza favorita dalla spinta verso spese utili con l’acquisto di prodotti tipici come vino, formaggio, olio di oliva, salumi o conserve piuttosto che gadget, portachiavi, magliette.
La ricerca dei prodotti tipici – conclude la Coldiretti – è diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico grazie a 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma che ha conquistato in Europa anche il primato green con quasi 60 mila aziende agricole biologiche.