di GIAMPIERO SCARPINO
Incontro molto partecipato alla presenza di tanti giovani. A Daniele il “Premio si può” consegnato il giorno dopo nella sala Luisi. Dal suo profilo Facebook una testimonianza forte per la morte del fratello di soli 41 anni, caso che ci ricorda il nostro amico Pierluigi Fragale che in questi giorni ci ha lasciato.
Daniele CASSIOLI è stato qui a Lamezia Terme. Daniele è un atleta fantastico cieco dalla nascita. Daniele è riuscito a diventare campione mondiale di sci nautico, fisioterapista e testimonial nel mondo intero della inclusivita’ di persone come lui che vogliono integrarsi nel sociale e nel mondo del lavoro . Giovedì sera Daniele ha incontrato la comunità della Parrocchia della Pietà. L’incontro è stato organizzato dall’avvocato Giancarlo Nicotera e dal Parroco della Parrocchia, don Emanuele Gigliotti entusiasta per questa importante presenza nella sua comunità. Mattina di Venerdì alle ore 9.30 Daniele Cassioli ha poi incontrato gli studenti delle scuole presso la Sala Consiliare del Comune di Lamezia Terme. Daniele Cassioli rappresenta un esempio di vita da trasmettere ai giovani di oggi per fare capire loro che anche un handicap fisico può dare la forza ad impegnarsi nella vita e nel sociale.
Anzi, come successo a Daniele, raddoppia anche le forze. Introdotto da Giancarlo Nicotera e da don Emanuele, l’incontro della Pietà è stato molto partecipato ed emozionante.
Tutti in ascolto del campione e tutti a fare domande per sapere sempre di più. L’invito rivoltomi da don Emanuele mi aveva tanto incuriosito. Oggi internet ti fa conoscere tutto in tempo reale. Ed allora sono andato subito a conoscere anzitempo Daniele Cassioli. Nato a Roma il 15 agosto 1986, viene presentato come uno sciatore nautico e dirigente sportivo italiano, cieco dalla nascita. Ha conquistato 28 titoli mondiali, 27 titoli europei e 45 titoli italiani.In virtù dei risultati ottenuti a livello internazionale, è considerato il più grande sciatore nautico paralimpico di tutti i tempi. Daniele detiene il record del mondo nella specialità del salto (21,10 metri), nelle figure (2.240 punti) e nello slalom (1 boa con corda a 11.25 metri, a 58 km/h). Per tre volte è stato eletto atleta mondiale dell’anno dall’International Waterski & Wakeboard Federation, categoria paralimpici: 2008, 2010, 2014.Nel 2021 viene nominato atleta del decennio e del quarto di secolo dall’International Waterski & Wakeboard Federation. Grande palmares per Daniele che oggi si occupa di formazione e team coaching per aziende e società sportive. Daniele ha avuto l’occasione di incontrare i ragazzi delle scuole e di avvicinarsi alle aziende per lavorare insieme durante le convention o in laboratori personalizzati di team building sui temi come motivazione, collaborazione, leadership, consapevolezza, atteggiamento positivo e fiducia.
Da studente vive come un ragazzo normale: prima il diploma al liceo classico, poi la laurea in fisioterapia, un corso da osteopata e tanti anni in ambulatorio come libero professionista. Poi capisce di dover fare altro e si dedica alla formazione nelle aziende e non solo e all’avviamento allo sport dei bambini con disabilità visiva. Esercita per 10 anni la professione del fisioterapista. Volta pagina perché vuole riscrivere la storia anche da adulto.
Daniele Cassioli, una persona come tante altre che ha fatto del proprio limite un punto di forza. “Più che raccontare dove sono arrivato, quando faccio formazione, racconto da dove sono partito”. Continuo a leggere di lui sulla rete , a vedere i suoi video: testimonia attivamente l’inclusione nel mondo del lavoro e del sociale delle persone con handicap. Spiega con dei video come fa a gestire le sue giornate, partecipa alla vita da stadio tifoso della Roma . Partecipa il grave lutto che lo ha colpito , la perdita del fratello morto con un male incurabile a 41 anni.
“Davide, fratello mio. È innaturale scrivere una lettera di addio a un uomo di 41 anni, ancora più doloroso è farlo dopo aver vissuto la sofferenza di un fratello.Eppure in questo ultimo anno in cui il corpo ha iniziato pian piano a voltarti le spalle non ho mai sentito un lamento da parte tua. Con la tua calma di sempre e quella voce pacata eri tu a rassicurare noi. Sei partito così di fretta tu Davide sei sempre con noi… sei con noi nel cuore di mamma e papà che, ancora oggi, considero i due genitori migliori che potessero capitarci, insieme ai quali abbiamo vissuto tanti viaggi e che da piccoli a volte abbiamo fatto disperare con le nostre litigate.Sei con noi quando penso alle piste che abbiamo fatto insieme: mi guidavi con la radio e mi dicevi: “lascia andare gli sci Dani, vai forte! Se c’è qualche ostacolo ti avviso, chi può conoscerti meglio di tuo fratello”.
Sei con noi perché, per chi lo vorrà, il tuo ricordo sarà l’occasione per abbracciare meglio, per sostenere meglio, per amare meglio, per educare meglio, per sorridere meglio e per scegliere meglio le parole da dire agli altri,per fare squadra”.
Bravo Daniele, complimenti per la tua Testimonianza, un vero trattato d’amore. Bravo perché insegni al mondo un vivere migliore. Bravo perché hai portato la tua bella esperienza nella comunità della Parrocchia della Pietà. Perdonami se ho fatto il ficcanaso in internet o sulle tue pagine social. Era per conoscerti meglio e subito. Da lì ho tratto tanto, proprio in questi giorni che la nostra città ha perso Pierluigi Fragale, un caro amico attivissimo come te, papà di tre giovani vite, 43 anni ed una malattia inspiegabile che in pochi mesi lo ha portato nelle braccia del Signore togliendolo agli affetti dei familiari e di tutti noi . Avrà raggiunto nella pace celeste tuo fratello Davide. Ricordare con le tue parole tuo fratello è anche una forte Testimonianza. La comunità della Parrocchia della Pietà, i suoi ragazzi, Giancarlo Nicotera, don Emanuele e don Osvaldo, sono rimasti entusiasti del tuo impegno e dei tuoi racconti sempre presentati con un grande sorriso e tanta voglia di trasmettere . E complimenti per il “Premio Si può” assegnato dalla Presidenza del Consiglio Comunale in presenza di tantissimi giovani nella sala Luisi. Un premio che è andato oltre che ad altri meritevoli, anche al bravissimo scrittore Igor Colombo al quale va un grande abbraccio.
Giampiero Scarpino