di GIAMPIERO SCARPINO
Una folla oceanica ha reso omaggio in questi giorni alla salma di Papa Francesco. In TV abbiamo visto ed ascoltato di tutto e di più su questi anni di Papato, i viaggi, i cambiamenti, il modo di guidare la Chiesa, di intervenire sul sociale, pace, povertà, emarginazione, ultimi. Si è dato da subito nome Francesco un po’ anche ispirato. Si è adattato sempre più al nome Francesco conoscendo meglio la vita e le scelte del poverello di Assisi, povero per scelta, visto che se non fosse stato per quel Vangelo “letto” in carcere a Perugia da prigioniero della guerra tra Perugia e Assisi, il figlio del mercante di stoffe assisano Pietro di Bernardone, non avrebbe fatto quella scelta drastica che avrebbe portato un uomo come tanti che avesse scelto Dio a ricevere le stimmate dopo aver abbracciato povertà, evangelizzazione ed il Signore. E Papa Francesco ha emulato Francesco di Assisi in toto, così come nel 1200 aveva scelto il saio francescano il ricco Fernando di Buglione poi diventato Antonio da Padova e nel 1400 e passa lo aveva emulato in una povertà più stridente Francesco di Paola. Per non parlare di Chiara di Assisi, dei tre ordini francescani creati da Francesco e di centinaia di Santi e Sante Francescane sparse in tutto il mondo.
È andato via tra la sua gente, malato ma felice, è andato via pensando agli emarginati ed ai carcerati ai quali ha lasciato tutti i suoi averi. Felice ormai da giorni in cielo nella schiera dei Santi e Beati, raccoglie gli elogi di Dio, di Gesù, Maria alla quale ha voluto un gran bene, di Pietro come suo predecessore sul trono della Chiesa e di Paolo suo predecessore nell’apostolato. Da Paolo Papa Francesco ha preso esempio nel voler adeguare la Chiesa ai tempi di oggi. Paolo, scelto per le sue capacità di soldato romano e chiamato dal Signore nella cecità e poi nella vista ridonata, è stato da subito l’innovatore della Chiesa di Gesù convincendo Pietro a convertire e battezzare tutto il mondo, ad iniziare da Pagani e Romani ed eliminando il rito della circoncisione.
Papa Francesco ha portato alla fede un mondo intero venendo incontro a scelte di vita e necessità, venendo incontro a cambiamenti del tempo ed infine modificando anche il Padre Nostro in quel “non abbandonarci alla tentazione “. Questa è solo la Sintesi di Papa Francesco che ha attinto da San Paolo “mentre il corpo si sta disfacendo lo Spirito si rinnova di giorno in giorno”. I resti mortali del suo corpo segnato dall’età attendono oggi i funerali e la sepoltura. Mentre lui è già Santo in Cielo i riti della terra si compiranno e da stasera le spoglie mortali di Papa Francesco riposeranno a Santa Maria Maggiore in quella tomba semplice nella terra con sulla lapide la scritta ” Franciscus”.
Nella sua Santità Celeste lo vedo già super operativo nell’agire assieme allo Spirito Santo sul mondo di fedeli che ha lasciato ma non abbandonato sulla terra. Un popolo enorme ti saluterà in piazza san Pietro ed attraverso i media. I grandi della terra ti renderanno l’ultimo saluto. E tu resterai per tutti Franciscus, il Papa che ha preso il nome di Francesco che ha dato il nome a Francescani e devoti, un nome che resterà nell’eternità e chissà sarà anche scelto da altri Papi ispirati e desiderosi di continuare la tua missione. Grazie Papa Francesco, Papa buono ed attento a quel mondo di cui ti sei interessato in primis dimostrando che un Papa dà l’esempio, magari tra mille difficoltà ad essere compreso, affinché l’apostolato della Chiesa si svolga tra la gente e per la gente, per creare un mondo migliori e far sorridere Gesù Cristo.