di GIAMPIERO SCARPINO
Pier Giorgio Frassati sarà proclamato Santo il 3 agosto 2025, cento anni e un mese dopo la morte, avvenuta 4 luglio 1925 e 35 anni dopo la proclamazione a Beato avvenuta il 20 Maggio 1990.
Piergiorgio Frassati, con grandi meriti, entra nella schiera dei Santi. Un ragazzo, un universitario, un politico democratico ma anche un giovane innamorato di Dio. Il “Teatro” del cammino verso la santità? La città di Torino. I luoghi, in primis, la Basilica della Consolata dove ogni mattina si recava per ascoltare la Santa Messa e ricevere la Santa Eucarestia prima di andare a scuola. Una volta un amico vedendolo uscire dalla Basilica gli disse: “Piergiorgio sei diventato bigotto ?” Ed il Frassati rispose:”no, sono rimasto Cristiano “. Il Santuario della Madonna di Oropa era un’ altro luogo dove Piergiorgio si caricava spiritualmente.
Ho conosciuto la sua bellissima figura proprio a Torino negli anni 92/94. Torino è anche una terra di Santi: e qui che frequentando i luoghi di don Bosco, la Consolata ed il Cottolengo, ho conosciuto il Beato Frassati. Nella Cattedrale di Torino riposano i suoi resti mortali. E Torino quanto a Santi non si ferma qui. Per la giornata mondiale della gioventù di Melbourne, il corpo del Frassati ha viaggiato per l’Australia per essere presente in mezzo ai giovani che lo hanno venerato per circa 15 giorni. In rete si possono vedere le foto dell’evento ed il corpo del giovane Piergiorgio.
Nel 1996 si è dato il suo nome all’Oratorio della Parrocchia di San Raffaele di Lamezia ed io sono stato il primo direttore di questo Oratorio, un direttore laico, forse l’unico almeno in Italia. Un ruolo che ho rivestito nel servizio più totale impegnato nella crescita dei giovani dell’Oratorio innamorati della figura del Frassati. Una figura affascinante di un ragazzo che amava il Signore, Terziario Domenicano, studente universitario iscritto alla Fuci, grande seguace di don Sturzo e dedito al volontariato ed al servizio dei poveri e degli ammalati in particolare.
Un giovane che amava lo sport e la montagna da scalare. Un suo motto era “verso l’alto” e con il suo “se non avessi l’amore”, emulava l’inno alla carità di San Paolo. Un altro esempio del Frassati: fidanzato con Laura Idalgo senza il consenso dei genitori, lasciò la fidanzata per non creare problemi in famiglia. La sua grande allegria fu interrotta a soli 24 anni. Prossimo alla laurea in Ingegneria, Piergiorgio Frassati abbraccia definitivamente quel Gesù che aveva tanto servito con tutto il cuore. Una poliomelite fulminante in tre giorni lo portò via dagli affetti di tutti. In primis del papà Alfredo Frassati, direttore della Stampa di Torino, Senatore ed Ambasciatore d’Italia a Berlino, alla mamma e alla sorella Luciana che sarebbe diventata la mamma del giornalista Jan Grawonski. A Lamezia Terme Piergiorgio Frassati lo si può venerare in Cattedrale nella Cappella che accoglie la Tomba del Venerabile Monsignor Moietta. Qui c’è una grande tela che lo raffigura. 24 anni intensi che vivono ancora oggi in Azione Cattolica, nella Fuci ed in tutto il mondo che venera ovunque San Piergiorgio. Da una morte precoce ed improvvisa è nato prima un Beato ed oggi un Santo. Giovanni Paolo II lo defini’ il Santo delle Otto Beatitudini, tutte incarnate da Piergiorgio dall’ascolto del “discorso della montagna” di Gesù.
Tutta Torino prese parte al suo funerale e molti avevano i vestiti che Piergiorgio aveva donato loro. Piergiorgio era un giovane così allegro da creare un compagnia a cui aveva dato nome di “Compagnia di tipi loschi’.
“Una vita che invita”, si può concludere così, un giovane che diventa Santo. Un esempio per tutti. Sei stato e sarai sempre un grande, grazie Piergiorgio, proteggi i nostri giovani e guidali nella loro vita a volte difficile .
Giampiero Scarpino