C’è una coppia di uomini, Tony e Luca, che da anni formano una famiglia. Tutto segue il corso naturale delle relazioni umane e arriva il desiderio di diventare padri. Come il Geppetto della favola più conosciuta al mondo, i due «danno» vita al proprio figlio.

Il piccolo Pinocchietto, di nome Matteo, nasce con la pratica dell’utero in affitto. I primi anni di vita del bimbo sono pieni di gioia e di spensieratezza, come ogni bimbo dovrebbe viverli, fino alla morte di uno dei due Geppetto, Tony.

Crescendo, Matteo, orfano del padre biologico, rifiuta l’affetto dell’altro padre che lo ha cresciuto e amato ma, con il quale, per legge, non ha nessun legame di parentela e questa condizione di figlio «non riconoscibile» gli farà rinnegare tutto l’amore che ha ricevuto.

Matteo chiede al suo Geppetto, Luca, le ragioni per le quali lo hanno fatto nascere in una famiglia «diversa», perché lo hanno «creato» a tutti i costi. È una complessa storia di rapporti umani, come spesso multiformi sono i rapporti umani, difficoltosi e non decifrabili. Non spiegabili. È possibile che 1 Geppetto + 1 Geppetto possa fare = 1 figlio?

In estrema sintesi è questa la trama dello spettacolo teatrale «Geppetto e Geppetto» scritto e diretto da Tindaro Granata e interpretato dall’attore e autore siciliano assieme a Alessia Bellotto, Angelo Di Genio, Carlo Guasconi, Paolo Li Volsi, Lucia Rea e Roberta Rosignoli, che andrà in scena in anteprima nazionale il 3 giugno prossimo al Taetro Sibarys di Castrovillari (Cosenza) nell’ambito della «Primavera dei Teatri», mentre il debutto nazionale è previsto il 5 e 6 giugno al Teatro Astra di Torino (Festival delle Colline Torinesi). Dall’8 al 18 giugno si potrà assistere allo spettacolo al Teatro Duse di Genova.