“Qualsiasi cosa – il successo, tutti i beni, tutte le ricchezze che abbiamo – non sarebbero delle ricchezze se non possiamo condividerle. Sono condivisibili solo se stanno tutti bene, se c’è pace. Se in una stanza siamo in dieci e 7 persone stanno male, stanno male tutti. E’ importante stare tutti bene per quanto sembri banale”, ha sottolineato ancora dopo la sua esibizione con il medley ‘Bayna’ e ‘Casa Mia’, branco che ha portato sul palco di Sanremo.
“A un certo punto ero annebbiato da tutto il successo. Inizi a rotolare per inerzia, non hai tempo per ragionare, per fare una vita normale – ha raccontato ancora l’artista riferendosi al periodo dopo Sanremo 2016 – Ho dovuto fare i conti con la mia vita personale. Mi sono staccato un attimo dalla musica, volevo tornare alla mia essenza che perdi sotto i riflettori di tutti i giorni”.
“L’arte è una valvola di sfogo, una stanza creativa per chi soffre e capisce che può trarre vantaggio dalle proprie sfortune. L’arte è l’unico modo che abbiamo per far diventare una pietra preziosa il nostro dolore”, ha sottolineato.
Ghali e il messaggio per Gaza al Festival di Sanremo
“Stop al genocidio”. E’ stato il messaggio con cui Ghali si è congedato da Sanremo 2024 dopo l’esibizione nella serata finale. Il cantante, dopo aver proposto il brano ‘Casa mia’, ha chiuso la sua settimana sanremese ringraziando per l’accoglienza e l’ospitalità. Mentre la mamma dalla platea mostrava un cartello dedicato al figlio, è entrato in scena l’alieno che ha accompagnato Ghali al Festival. Il cantante ha confabulato con Rich Ciolino, il maxipupazzo che lo segue ovunque. Quindi, il messaggio: “Stop al genocidio” con riferimento alla Striscia di Gaza, che senza una citazione esplicita è menzionata anche nel testo della canzone: “Ma, come fate a dire che qui è tutto normale; Per tracciare un confine; Con linee immaginarie bombardate un ospedale; Per un pezzo di terra o per un pezzo di pane”.