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1 dicembre 2024

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Gioacchino da Fiore al cinema, in uscita «Il monaco che vinse l’Apocalisse»: grande attesa nella ‘sua’ Calabria


di Giampiero Scarpino

 

Mancano pochi giorni al debutto nelle sale cinematografiche del film Il Monaco che vinse l’Apocalisse. Il  2 esordio assoluto a Roma, il 4 al cinema Citrigno a Cosenza ed il 5 in tutte le sale d’Italia, compresa Space Cinema di Lamezia.

Sono anni che si parla di questo film, sono anni che sui social il Sindaco di San Giovanni in Fiore , Rosaria Succurro, ci informa di tutto ciò che succede nella Capitale della Sila e di tutti i lavori in città ed eventi che hanno messo al primo posto delle città visitabili in Calabria la città di Gioacchino. Abbinata alla Sila ed a Lorica , la sua perla, la città di Rosaria Succurro cara a Jole Santelli, ha doppiato la notorietà di Tropea e si è creata il brand turistico  360 giorni di turismo in un anno. E già perché al turismo quattro stagioni ha aggiunto il turismo religioso con la sua Jure Vetere , la bellissima Abbazia ed il suo ideatore , il servo di Dio Gioacchino da Fiore.
La fortuna ha voluto che da tutto il mondo sono aumentati gli amanti del  “cammino di Gioacchino” ed ora inizia pure la concorrenza al Cammino di Santiago de Compostela . Altra fortuna? Chissà cosa ha ispirato il regista Jordan River a conoscere Gioacchino da Fiore e girare il film in Sila. Il film ora c’è e prima di “uscire ” ha vinto molti premi. E molti come me da un paio di anni stiamo sui libri a cercare di conoscere questo monaco Cistercense e poi Florense che dopo aver conosciuto la Terra Santa , nel chiuso della cella o sotto gli alti giganti della Sila , si divora letteralmente Antico e Nuovo Testamento e libro dell’Apocalisse.
Anni fa mi sono chiesto come avesse fatto un frate francescano catanese fr. Gabriele Allegra, oggi Beato, a tradurre la Bibbia in cinese. Oggi mi chiedo, caro Gioacchino, sei andato in Terra Santa, sei contrario alle Crociate, ti sei divorato la Bibbia, hai avuto da Papa Lucio III la facoltà di scrivere sulle Sacre Scritture e poi hai avuto la capacità di interpretare le stesse, creare disegni su disegni , scrivere libri, inventarti di sana pianta le tre età, del Padre, del Figlio e dello Spirito, predire la nascita degli ordini religiosi (si pensa Francescani e Domenicani) e lasciare il tutto in mano alla chiesa ricca del 1200 che tu non amavi tanto e che lei neanche ti ha amato.
Gioacchino , venerato dai florensi, dai cistercensi, dai francescani spirituali e dai gesuiti bollandisti che lo hanno inserito nell’elenco dei Beati. Il 27 Giugno 2024 Papa Francesco, nel messaggio per la Giornata mondiale del Creato, ha citato Gioacchino da Fiore affermando che “seppe indicare l’ideale di un nuovo spirito”.
Papa Francesco  segna così una svolta nella storia. Gioacchino era stato autorizzato da Papa Lucio III a scrivere delle Sacre Scritture . Nel 1188 il papa Clemente III lo proscioglie dai doveri abbaziali e lo autorizza a continuare a scrivere in quel di Pietralata , secondo alcuni una località tra Marzi e Rogliano. Crescendo il numero dei seguaci, Pietralata divenne luogo incapace di ospitare i monaci e Gioacchino scelse Jure Vetere, in Sila, a ridosso dell’odierna San Giovanni in Fiore. Gioacchino  mori il 30 marzo 1202 a Pietrafitta. I suoi seguaci, dopo la morte, raccolsero biografia, opere e testimonianze di miracoli ottenuti per sua intercessione proponendo la beatificazione. Purtroppo “l’uomo” non permise nel 1215 di portare a buon fine il processo. “Eresia”, anche se i testi Gioacchino li aveva sempre fatti approvare e correggere dalla Santa Sede. Nel 1346 altro tentativo di canonizzazione ad opera dell’abate Pietro del monastero Florense. Vita, opere e miracoli e niente beatificazione. I Cistercensi ed i Florensi confluiti nel primo ordine venerarono Gioacchino come Beato dal 1570 con tanto di festa il 30 marzo e lampada votiva al sepolcro dell’abate Gioacchino. Nel 1684 il Vescovo di Cosenza Gennaro Sanfelice li denuncio’ e la lampada fu spenta assieme alla festa ed alla venerazione.
Il 25 Giugno 2001 l’Arcidiocesi di Cosenza – Bisignano inizia nuovamente l’iter per la canonizzazione affidando la postulazione a don Enzo Gabrielli. Dante inserisce Gioacchino da Fiore nel Paradiso tra la schiera dei Beati Sapienti che corrispondono agli attuali dottori, tra Bonaventura da Bagnoregio e Tommaso d’Aquino(canto XII versi 139-141). Il 2025 col  Giubileo, Jordan River, Rosaria Succurro, don Enzo Gabrielli, riportano il popolo di Dio in ginocchio a chiedere grazie a Gioacchino da Fiore. Giorni fa un servizio Rai ha confermato quanto scrivo oggi: il film darà un grande contributo alla Beatificazione. Il film farà conoscere a tutto il mondo questa bellissima storia tutta calabrese ed in particolare di luoghi silani e San Giovanni in Fiore. Sarà un grande successo.

 


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