“Non c’è ancora un accordo. Abbiamo scritto una lettera al Comitato internazionale della Croce Rossa e stiamo aspettando una risposta. Abbiamo bisogno di garanzie” ha dichiarato alla Bbc la vice premier ucraina, Irina Vereshchuk.
A Mariupol un edificio della Croce Rossa è stato bombardato dalle forze russe. “Gli occupanti hanno preso di mira l’edificio del comitato internazionale della Croce Rossa” ha detto la commissaria per i diritti umani del Parlamento ucraino, Lyudmyla Denisova. “Questo è un altro crimine di guerra dell’esercito russo sulla base dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale e una enorme violazione della convenzione di Ginevra – ha aggiunto nella sua dichiarazione sui social media – Finora gli unici che avevano bombardato edifici e veicoli con la Croce Rossa erano state le truppe della Germania di Hitler”.
L’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr) non è in grado di comunicare con alcuni dei suoi dipendenti a Mariupol. Ad affermarlo alla Cnn è l’Alto Commissario Filippo Grandi. “Alcuni sono riusciti ad andare via. Altri sono ancora dentro e non possiamo comunicare con loro a questo punto”, spiega Grandi che ha chiesto “impegni fermi” affinché non ci siano combattimenti per gestire i corridoi di evacuazione. “Abbiamo bisogno di quelle rassicurazioni, altrimenti non possiamo farlo”, ha aggiunto.
Il portavoce del Pentagono, John Kirby, durante un briefing, ha detto che sono “devastanti” i danni causati dai continui bombardamenti russi sulla città di Mariupol. “Danni significativi” sono stati inflitti a “infrastrutture civili, edifici residenziali, ospedali, parchi, a ogni cosa”, ha aggiunto Kirby, aggiungendo che le forze russe sono “molto, molto vicine” al centro della città.
Kirby ha poi annunciato che la Russia ha iniziato a ritirarsi dal sito nucleare di Chernobyl, nel nord dell’Ucraina.