Si svolgerà il 22 maggio la prima presentazione nazionale del libro Il Naufragio di Cutro. 94 migranti morti di Rosamaria Aquino (Iod edizioni, collana Cronisti scalzi) presso la Scuola di Lingua e Cultura italiana Comunità di Sant’Egidio, Sala Magna Jerry Masslo Via San Nicola a Nilo, 5 a Napoli.
Il naufragio di Cutro. 94 migranti morti, di Rosamaria Aquino, giornalista della trasmissione Report, è la 31ª pubblicazione della collana Cronisti Scalzi, dedicata alla memoria di Giancarlo Siani.
Il 26 febbraio 2023, un’imbarcazione carica di migranti partita dalla Turchia si è spezzata a poche decine di metri dalla costa di Steccato di Cutro, in provincia di Crotone. Dei circa 180 a bordo, 94 persone hanno perso la vita, tra cui 34 bambini. Una strage che ha lasciato non solo dolore e macerie, ma anche pesanti interrogativi su omissioni, ritardi e decisioni istituzionali che, quella notte, avrebbero potuto salvare vite umane.
Rosamaria Aquino, con uno stile incisivo e privo di retorica, ricostruisce con rigore e umanità gli eventi di quella notte maledetta. Lo fa intrecciando testimonianze reali con le ricostruzioni basate sugli atti dell’inchiesta giudiziaria, offrendo una narrazione coinvolgente che dà voce ai superstiti, ai primi soccorritori, ai pescatori, ai cittadini accorsi sulla spiaggia.
Ibrahim, un giovane migrante segnato da un viaggio disperato; i ragazzi napoletani che si sono ritrovati davanti alle onde e ai corpi; le famiglie che attendevano notizie: ciascuna storia raccontata è una ferita che non si può dimenticare.
L’inchiesta riportata nel libro è fondata sull’analisi di documenti ufficiali, comunicazioni tra forze dell’ordine, tempi di avvistamento e mancate risposte operative. Emergono ritardi, sottovalutazioni, omissioni, ma soprattutto una catena di scelte che definiscono quello che si configura come un naufragio annunciato.
Le responsabilità istituzionali chiamano in causa la Guardia di Finanza, la Guardia Costiera, le catene di comando e i vertici politici.
Accanto a questi elementi, Aquino mette in primo piano le voci delle persone coinvolte: chi ha visto, chi ha tentato di salvare, chi ha perduto tutto. I fatti si fondono con la memoria viva e con il bisogno collettivo di verità.
Il naufragio di Cutro non è solo la cronaca puntuale di una tragedia.
È un atto di denuncia, una testimonianza civile e un richiamo alla coscienza collettiva.
Un libro necessario, per dare voce a chi non ne ha più. Per ricordare. E per chiedere giustizia.