Haniyeh, che viveva in esilio a Doha, è stato ucciso in un raid nella notte contro la sua residenza a Teheran, nel quale è rimasta uccisa anche una sua guardia del corpo. Ieri nella capitale iraniana, oltre ad aver incontrato Pezeshkian, il leader di Hamas aveva visto anche la guida spirituale iraniana, l’ayatollah Ali Khamenei.
L’assassinio arriva in un momento difficile per il Medio Oriente, con l’escalation degli scontri tra Israele e Hezbollah che minacciano di espandersi in una guerra regionale più ampia e mentre Hamas combatte l’esercito israeliano a Gaza.
Ieri Israele, in un attacco a Beirut, ha ucciso il numero due di Hezbollah, accusato di un attacco missilistico sulle alture di Golan che ha ucciso 12 bambini.
Abbas: “Atto codardo, sviluppo pericoloso”
Il leader dell’Autorità palestinese, Mahmoud Abbas, ha condannato l’uccisione del capo politico di Hamas. “Un atto codardo e uno sviluppo pericoloso”, nelle parole di Abbas, secondo quanto riporta l’agenzia palestinese Wafa. Abbas ha invitato i palestinesi “a unirsi, essere pazienti e alla fermezza di fronte all’occupazione israeliana”.